Giovani artigiani digitali raccontano i propri progetti e le esperienze digitali
Una terza edizione dove giovanissimi makers raccontano a Roma – e al mondo – lo spettacolo dell’artigianato digitale. Tre giorni (16-17-18 ottobre) dove innovatori di ogni età presentano i propri progetti secondo tre parole d’ordine: creatività, inventiva, cultura. Nell’Aula Magna della Sapienza – teatro della kermesse – il ‘digital champion’ Riccardo Luna ha presentato la conferenza stampa di apertura dell’evento, sostenuto e promosso dalla Camera di Commercio di Roma. “Siamo un paese particolare, bizzarro – ha dichiarato dal palco il presidente della CCIAA Tagliavanti – dove la manifattura è un fiore all’occhiello che va però arricchito dall’esperienza digitale”. Presente in sala anche il governatore Zingaretti, che ha ammesso le difficoltà del nostro sistema produttivo di recepire i cambiamenti, “con i il rischio che il mondo consumi prodotti che non produciamo”. “O ci apriamo all’innovazione oppure non ce la faremo – è stato il monito di Nicola Zingaretti – come Regione stiamo aprendo il bando “For Innovation” per una Maker Faire che duri 365 giorni all’anno”. Sorpreso dalla forza innovativa di questo grande laboratorio creativo immerso nella culla dell’ateneo romano anche il Ministro del Lavoro Poletti. “Qualche anno fa le stampanti 3D erano una novità – ha sottolineato il ministro – oggi sono uno strumento di lavoro. Questo dinamismo fa bene al paese”. Durante la conferenza si sono susseguiti gli interventi di esperti mondiali di robotica, guru del design ma anche quelli di giovanissimi makers presenti alla Fiera per presentare le proprie innovazioni. Tra questi Cesare, un adolescente che in 8 mesi ha costruito una stampante 3D, una passione nata dal regalo di un circuito elettrico ad opera dei genitori. Presentato in esclusiva anche il progetto Genuino 101, nato dalla collaborazione tra l’Intel – presente il vicepresidente Josh Walden – e Arduino, l’eccellenza italiana nella prototipazione di oggetti. Un progetto rivolto alle scuole per insegnare ai ragazzi dai 13 ai 17 anni l’arte della creazione e connessione digitale di oggetti. “La partnership con l’Intel ci permette di ampliare il nostro raggio di azione – ha dichiarato il co-founder di Arduino Banzi – adesso potremo esportare in tutto il mondo il nostro progetto di digital education” (gds)