Maltempo Roma, Raggi: è stato un evento eccezionale

"Sistema fognario di Roma non è attrezzato per eventi di questa portata, va ripensato - ha aggiunto il sindaco - Ma Roma ha retto". Intanto proseguono i disagi in città dopo i forti temporali di ieri

Il giorno dopo il grande allagamento di Roma Virginia Raggi è ancora sotto accusa delle opposizioni per l’insufficiente manutenzione dei tombini che avrebbe amplificato gli effetti delle forti piogge di sabato e domenica.

“Roma ha retto all’impatto”, ribatte la sindaca, che rivendica la prevenzione svolta: “Se non avessimo agito per tempo certamente ieri la situazione sarebbe stata peggiore, analoga a quella che la cittá ha conosciuto da sempre”. E invoca anche il surriscaldamento globale. “Questi nubifragi, che purtroppo iniziano ad essere sempre più frequenti” sono “indice di un cambiamento climatico in atto. Ci stiamo attrezzando, abbiamo sottoposto alla Regione un piano di assetto idrogeologico, che spero a breve venga sottoscritto, stiamo riattivando l’ufficio sul dissesto idrogeologico e dovremmo ripensare completamente a rivedere il sistema fognario” di Roma “perché evidentemente i mutamenti climatici ci mettono davanti esigenze per le quali il nostro Paese non è preparato. Quello che abbiamo visto in questi giorni in alcune città è drammatico. Tutte le istituzioni devono fare una riflessione insieme sul dissesto ideologico, ciascuno facendo la propria parte”.
Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi, interpellata sui disagi dovuti al maltempo che ieri ha colpito la Capitale a margine della sigla di un accordo a Ostia, presso la sede del X municipio.

“Le immagini più significative sono quelle dei tombini che sputano fuori acqua. Forse c’è da fare un’altra riflessione: probabilmente il sistema fognario di Roma non è attrezzato per eventi di questa portata e di questa violenza – ha detto – Tuttavia io dico che se non avessimo avviato la già l’anno scorso l’intervento sui primi tombini e le caditoie i danni sarebbero stati maggiore. È stato un nubifragio eccezionale – ha aggiunto – che, come avete visto, ha scaricato su Roma oltre 100 mm di acqua in nemmeno tre ore. È stato effettivamente un evento estremamente violento con una quantità d’acqua molto importante”.

“L’amministrazione fin dallo scorso anno ha avviato dei lavori, rimettendoli come ordinari, quelli di pulizia dei tombini e delle caditoie oltre a quelli sulle alberature. Roma ha oltre 800.000 tra chiusini, caditoie e tombini e 321mila alberature. Serve dunque un lavoro costante, ogni anno, per tutto l’anno. L’amministrazione di Roma sta continuando ad intervenire sui tombini e sulle caditoie. Abbiamo inoltre anticipato i lavori dello spazzamento delle foglie”, ha sottolineato la sindaca che a chi le chiedeva su quanti tombini si fosse intervenuti finora, Raggi ha chiarito che la cifra “potremmo comunicarla a breve, stiamo facendo una ricerca Municipio per Municipio. Su 800.000 manufatti, 720.000 sono dei Municipi e 80.000 del Simu. Il conteggio non è assolutamente agevole. Noi siamo intervenuti ma c’è ancora moltissimo da fare. Abbiamo avviato un lavoro l’anno scorso ma servirà tempo per poterlo monitorare uno ad uno”.

Intanto proseguono i disagi in città dopo i forti temporali di ieri. Ancora diverse strade questa mattina sono allagate o si sono riempite d’acqua nella notte. Come via Tiburtina, dove all’altezza di via del Tecnopolo si sta procedendo con le attività di pulizia del sottopasso. Possibili difficoltà di circolazione a largo Giovanni XXIII per l’allagamento del sottopasso di lungotevere in Sassia in direzione via Gregorio VII. La chiusura, sempre per allagamento, di via Tor Bella Monaca all’altezza di via Casilina sta poi causando traffico e lunghe code – mentre le linee 057 e 059 hanno cambiato inevitabilmente percorso. Allagata anche via Sansoni, a Tor Cervara: deviato il bus 437. Al Trullo si segnala la caduta di un albero.

A Ottavia numerosi residenti denunciano di essere senza corrente elettrica da 24 ore, così come in via Latina e al Lungotevere Raffaello Sanzio. In molti lamentano di non riuscire proprio a mettersi in contatto con Acea e quindi di non avere nessun tipo di informazione sui tempi e la natura del guasto.

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