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Mancano aule e scuole: no sono occupate o abbandonate

Sono oltre 300 edifici occupati o inutilizzati, così mancano le Scuole, e le aule. Grave colpa delle istituzioni

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Dalle ex case dei custodi ai plessi dismessi Scuola, la beffa della mancanza di aule: oltre 300 edifici occupati o inutilizzati.

Mancano mille aule a Roma per gli studenti, eppure la città è piena di edifici scolastici abbandonati o in disuso, alcuni addirittura ristrutturati ma mai messi in funzione, che restano vuoti. Senza contare i circa 300 alloggi degli ex custodi, occupati.

Mancano mille aule a Roma per gli studenti mentre Comune, Città metropolitana e i singoli istituti fanno i salti mortali per predisporre il distanziamento necessario tra gli alunni per fare riprendere le lezioni ai tempi del Covid , eppure la città è piena di edifici scolastici abbandonati o in disuso, alcuni addirittura ristrutturati ma mai messi in funzione , che restano vuoti . Senza contare i circa 300 alloggi degli ex custodi, occupati abusivamente da chi è andato in pensione o dagli credi.

Da Montesacro , passando per la Cassia , l’Aurelio e il Laurentino, sono decine gli immobili che restano desolatamente sbarrati e a rischio occupazione nonostante oggi più che mai ce ne sia bisogno. «Ce n’è bisogno come dell’aria – afferma Mario Rusconi, a capo dell’Associazione Presidi – è ovvio che non tutti i plessi chiusi possano essere riadattati dall’oggi al domani, ma il Covid sta facendo venire al pettine tutti i nodi del lassismo e della lentezza dell’azione amministrativa nei confronti della scuola negli ultimi vent’anni. Non c’è stata progettualità ed ecco i risultati».

Nel bando “ReinvenTiamo Roma varato dal Campidoglio a fine 2019 sul modello del francese “Réinventer Paris”, la Capitale ha chiesto il contributo di idee dei cittadini per capire cosa fare degli ex edifici scolastici Hertz (Municipio VTI), La Giustiniana (Municipio XV), Leo – (Municipio X), Vertunni (Municipio V), Villari (Municipio IV), Pipetta (Municipio e Tommaso Panni (ÐÉ Municipio).

Quest’ultimo caso è stato presentato “a modello” dalla sindaca Virginia Raggi alle “Olimpiadi delle idee”, al Villaggio Rousseau M5S a Milano, nel luglio scorso. Tante idee ma pochi fatti. E a sentire i cittadini, nella corsa contro il tempo per la riapertura delle scuole, l’utilizzo che vorrebbero di questi edifici è proprio quello per cui erano destinati: aule per i ragazzi.

L’ex consigliere, Emiliano Bono, già presidente della Commissione Scuole, ha seguito fin dal 2008 la vicenda della elementare “Parini” di piazza Capri. «Non è più attiva dal 2005 – spiega – nel 2010 vi fu un intervento che riguardò, però, solo l’intonaco. All’intemo, come commissione facemmo un sopralluogo nel 2017 e la situazione era disastrosa. Il timore è che venga occupato. Invece,con il ricambio generazionale nel quartiere e la vicinanza delle nuove fermate metro sarebbe una “nuova” scuola perfetta».

(Il Messaggero)

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