La crisi nel III municipio di Roma, quello che comprende quartieri a nord della Capitale come Talenti e Bufalotta, deflagra con il voto di sfiducia per la presidente pentastellata Roberta Capoccioni. Dopo la fuoriuscita di ben quattro consiglieri dal gruppo M5S, passato in minoranza, nel pomeriggio 13 voti sanciscono la caduta. Si tratta del secondo municipio a 5 Stelle a capitolare dall’inizio dell’era Raggi: il primo caso risale al 2017 con le dimissioni dell’ormai ex minisindaco di Garbatella. Ma questa volta, per garantire la continuita’ amministrativa dell’ex circoscrizione, la sindaca Virginia Raggi e’ pronta ad affidare proprio a Capoccioni il ruolo di coordinamento tra Comune e territorio, per dare continuita’ amministrava al III municipio. Di fatto e’ la stessa Capoccioni a preannunciarlo in Aula: “Oggi questo municipio chiude qui un percorso e gia’ tra pochissimo ne inizia un altro”.
Poco dopo, fonti della maggioranza capitolina confermano: “Di fatto, nel III Municipio ci sara’ una sorta di continuita’ amministrativa anche perche’ il compito di coordinare i rapporti tra Campidoglio e Municipio sara’ affidato alla stessa presidente uscente’. Che di recente ha incassato sia un attestato di fiducia dalla sindaca Raggi, sia supporto dai diversi gruppi M5S in Comune e negli altri municipi. Il voto nel consiglio di piazza Sempione arriva dopo una seduta tesa, durata diverse ore, in cui volano anche insulti e recriminazioni dal pubblico. Tra attacchi personali e polemiche politiche tra gli scranni, la riunione e’ costellata anche dalle urla della platea divisa in opposte fazioni, pro e contro Capoccioni.
A fare capolino per il Movimento 5 Stelle il presidente dell’Assemblea Capitolo Marcello De Vito, per il Pd il presidente nazionale Matteo Orfini, per FdI il capogruppo comunale Fabrizio Ghera. Per l’ex consigliera del M5S Francesca Burri, additata come traditrice dal Movimento, “il modus operandi del M5S in questo municipio e’ stato tribale”. “Qui si fa campagna elettorale – le parole di Capoccioni -. Il motivo per cui questo municipio viene a cadere e’ il voler colpire la candidata alla Regione Lombardi a me vicinissima”. Il M5S “cerca di governare il Lazio e l’Italia mentre a Roma cade pezzo dopo pezzo”, attacca Andrea Casu segretario del PD Roma. “Chiediamo alle autorita’ preposte di inserire le elezioni del III municipio nella tornata amministrativa di giugno, durante la quale si votera’ anche per l’VIII”, la richiesta del coordinatore del partito Riccardo Corbucci. “I grillini si schiantano anche nel III municipio – rincara da FdI Fabio Rampelli – Il motivo per cui gli italiani dovrebbero voltare le spalle a Luigi Di Maio ha un solo nome: incapacita’”