Vittoria a metà per le categorie che rappresentano gli NCC: niente sospensione della norma sul ritorno in rimessa
Un tavolo tecnico tra governo gialloverde ed NCC ma niente sospensione della norma che obbliga agli autisti al ritorno in rimessa.
È questa la sintesi di un giorno intenso sia per le sigle che rappresentano gli NCC sia per alcuni esponenti del Governo Conte.
La giornata è iniziata al MIT, dove il vice ministro ai Trasporti e alle infrastrutture Edoardo Rixi ha incontrato le sigle che rappresentano tante imprese di noleggiatori. L’esponente leghista ha chiesto loro di indicare dei rappresentanti che faranno parte di un tavolo tecnico dove terrà banco il futuro degli NCC.
Contrastanti le reazioni degli autisti. Se da un lato c’è soddisfazione per la costituzione dei tavoli tecnici, dall’altro gli NCC sono consapevoli che il contestatissimo articolo 29 comma 1-quater del decreto legge 207 del 2008 non è stato sospeso. L’articolo – che ha aggiornato la legge 21 del 1992 sul trasporto pubblico non di linea – prevede per conducenti a noleggio l’obbligo di rientro in autorimessa al termine di ogni servizio effettuato.
“Resta l’amaro in bocca per la mancata cancellazione o per lo meno la sospensione dell’art. 29 1 quater della legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea. Cioè di quella disciplina che prevede, nello specifico, che l’auto con conducente che svolge servizio di trasporto pubblico non di linea debba rientrare in deposito una volta finito il servizio e da quel deposito debba ripartire ogni volta che deve svolgere un nuovo trasporto” – spiega Giorgio Silvano Dell’Artino, presidente di Azione Ncc – Saranno quindi determinanti i prossimi passaggi visto che con il viceministro è stata decisa la costituzione di un tavolo tecnico con tre tecnici di Ncc e tre di tassisti per rivedere il decreto già da lunedì prima della sua conversione in legge e per redigere un testo di riforma dell’intero settore del trasporto pubblico non di linea non più prorogabile”.