Per presunto finanziamento illecito. “Totale estraneità a fatti, bassezze coprono disperazione politica”
“In merito all’articolo dell’Espresso sulla mia iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Roma per un presunto finanziamento illecito, voglio affermare di essere estremamente tranquillo perché forte della certezza della mia totale estraneità ai fatti che, peraltro, sono stati riferiti come meri pettegolezzi ‘de relato’ e senza alcun riscontro, come affermato dallo stesso articolo del settimanale”.
Così Nicola Zingaretti, che esprime fiducia nella giustizia e non si farà “intimidire dalle bassezze del M5S”.
Zingaretti sarebbe indagato dalla Procura di Roma per un presunto finanziamento illecito nell’ambito di un procedimento stralcio maturato dal filone riconducibile al giro di presunte tangenti pagate da legali di importanti aziende per ottenere sentenze favorevoli al Consiglio di Stato. Erogazioni, però, di cui i magistrati non hanno trovato traccia al punto che per Zingaretti potrebbe profilarsi presto una richiesta di archiviazione.
“Mai nella mia vita ho ricevuto finanziamenti in forma illecita e attendo quindi con grande serenità che la giustizia faccia tutte le opportune verifiche per accertare la verità – prosegue il neo segretario Pd e governatore del Lazio -. Quanto al Movimento 5stelle e alle loro scomposte dichiarazioni: comprendo la loro disperazione per il disastro politico che stanno combinando, per essere da mesi succubi del loro alleato di governo, per essere in caduta libera nel gradimento dei citttadini e per le batoste elettorali avute in Abruzzo e Sardegna. Ma se pensano di aggraparsi alle fantasie di qualcuno sbagliano di grosso – conclude Zingaretti -. Non mi faccio intimidire da chi utilizza queste bassezze. Se ne facciano una ragione”.