Piazza Indipendenza, nuovo sgombero rifugiati

Tensione davanti allo stabile di via Curtatone sgomberato giorni fa dalle forze dell’ordine. Un privato mette a disposione alloggi per 6 mesi

Lo stabile di via Curtatone
Lo stabile di via Curtatone

Nuovo sgombero in corso per i rifugiati accampati in p.za Indipendena davanti allo stabile di via Curtatone sgomberato giorni fa dalle forze dell’ordine.

Una soluzione però al momento sembra esserci: la società Sea Servizi Avanzati conduttrice dell’immobile di via Curtatone, metterà da subito a disposizione, senza oneri per l’amministrazione comunale e per un periodo di tempo di 6 mesi, alcune proprie unità abitative per la immediata collocazione alloggiativa di chi ha diritto. Le modalità saranno definire in un Tavolo tecnico già convocato presso l’assessorato al patrimonio

Dopo il completamento, annunciato ieri sera dal Campidoglio, del censimento delle fragilità presenti tra le persone rimaste nei pressi dell’edificio, e la quarta notte passata all’aperto, questa mattina le forze dell’ordine hanno annunciato alle persone ancora presenti che devono lasciare definitivamente la piazza.

Non sono mancati i momenti di tensione con le forze dell’ordine. Parte dei presenti sono rientrati nello stabile, altri, non aventi diritto, un centinaio, si sono accampati nei giardinetti in attesa di prelevare le loro masserizie, ottenute le quali, sono rimasti comunque in loco. Via Solferino è chiusa al traffico in entrambi i sensi dall’incrocio di Via Marsala.

Per la maggior parte degli rifugiati sgomberati di via Curtatone, però, un’assistenza abitativa consona sarebbe obbligatorio assicurarla, considerato lo status di rifugiato che la maggior parte di essi, pur non in condizione di fragilità, hanno riconosciuto. E anche il Comune ha dichiarato con una nota in serata che molte delle soluzioni proposte non sono state ritenute accettabili dalle persone perché, come spiegato nei giorni scorsi dai volontari, prevedono lo smembramento delle famiglie e dei nuclei parentali, non avendo la Capitale posti sufficienti ne’ strutture idonee ad accogliere le famiglie.

Sorpresi e attoniti i volontari che stanno arrivando sul posto alla spicciolata – da quelli del Centro Astalli alle Ong come Intersos e Msf, Amnesty international e Baobab experience – per l’improvvisa svolta della vicenda, considerato che anche per chi potrebbe trovare soluzione adatta alle proprie problematiche, l’attivazione degli interventi al momento non è ancora disponibile.

Il Prefetto di Roma, Paola Basilone, aveva convocato nel pomeriggio un Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a cui, oltre ai vertici delle Forze di Polizia, hanno partecipato la Regione Lazio, la Città di Roma Capitale e i rappresentanti della Società proprietaria dell’immobile sgomberato, “al fine di favorire l’individuazione di soluzioni alloggiative alternative per gli occupanti dell’immobile”.

stabile di via Curtatone sgomberato giorni fa dalle forze dell’ordine.
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