Un albero è caduto questa mattina alle 11.30 in via Marcantonio Colonna all’altezza del civico 52 sfiorando un autobus della linea 913. Nessuno è rimasto ferito.
Secondo quanto riferito l’autobus e una smart hanno riportato lievissimi danni. Durante le operazioni di rimozione, effettuate dall’ufficio giardini, il tratto di strada è stato chiuso e sono state deviate alcune linee di autobus.
Proprio nel quartiere Prati, poco più di un mese fa, un albero crollò su un taxi con a bordo tre persone e l’autista rimase ferito salvandosi per miracolo.
Paura anche a Casalpalocco questa mattina in una scuola. Un grosso albero è caduto intorno alle 10 davanti all’istituto comprensivo Tullia Zevi di via Pirgotele. Grande spavento ma nessun danno e nessun ferito tra i bimbi che in quel momento erano in classe.
“Ancora alberi che cadono nella capitale mettendo a serio rischio l’incolumità dei cittadini”. Lo afferma il Codacon in una nota “dopo gli ultimi due episodi registrati a Roma in poche ore, con un albero caduto su bus e auto in via Marcantonio Colonna e un altro crollato davanti ad una scuola di Casalpalocco”.
“E’ evidente che nella capitale esiste un problema sul fronte della manutenzione del verde pubblico – afferma il presidente Carlo Rienzi – Alberi e rami che cadono rappresentano un serio pericolo per la salute dei cittadini e un costo enorme per l’amministrazione, costretta a risarcire i danni prodotti a persone e cose, ma non ci pare che il problema sia stato finora affrontato in modo efficace”.
“Addirittura le segnalazioni dei cittadini relative ad alberi pericolanti vengono del tutto ignorate – prosegue Rienzi – Nell’ultimo periodo abbiamo presentato tre denunce agli organi competenti, l’ultima lo scorso 24 ottobre, segnalando la presenza di un platano ubicato in Viale Tiziano, albero totalmente secco, pericolante e a rischio di imminente crollo, che potrebbe rovinare sul tram che circola lungo la via, sui passanti o sulle auto in sosta. Ma finora dal Comune nessuna risposta e si attendono ancora gli interventi richiesti di messa in sicurezza”
