Le fiamme che hanno devastato il monte Giano hanno anche cancellato la gigantesca scritta ‘Dux’ formata da 20mila abeti piantati nel 1939 in omaggio a Benito Mussolini.
Nonostante il lavoro dei vigili del fuoco, da tre giorni impegnati a spegnere il rogo, la montagna sopra Antrodoco, nel reatino, non smette di ardere e focolai sono oramai divampati tra gli alberi che compongono tutte e tre le lettere.
A scatenare le fiamme, a quanto accertato dagli uomini del Corpo forestale, sarebbe stato un fuoco accesso per far bollire i pomodori, sfuggito al controllo dell’autore, che è poi stato denunciato.
”Al di là delle sterili polemiche sull’origine, anche celebrativa, di 20mila pini che disegnavano il nome ‘Dux'”, l’incendio – “oltre a prefigurarsi come una notevole ferita ambientale – è causa dell’avvio di un robusto dissesto idrogeologico” comunica in una nota Fabio Refrigeri, assessore Infrastrutture, Politiche abitative ed Enti locali della Regione Lazio.
“La storia non si cancella”. Così il presidente di Casapound Italia, Gianluca Iannone, che, commentando il devastante incendio scoppiato sul monte Giano , annuncia: “Casapound è pronta a scendere in campo per ripristinare la gigantesca scritta ‘Dux’ formata dai 20mila abeti piantati nel 1939 in omaggio a Benito Mussolini. Quella scritta ha superato indenne 70 anni di antifascismo militante, non consentiremo che venga cancellata dal gesto imprudente di uno sciocco”.
La storica scritta ‘Dux’ realizzata dagli allievi dell’allora Scuola Guardie Forestali di Cittaducale come omaggio a Benito Mussoliin, nei giorni di cielo nitido é visibile fino a Roma. E’ stata dichiarata patrimonio artistico e monumento naturale.