A lanciare l’allarme è Francesco Storace:”Da Aprilia messaggio all'Ama: ‘Non ci inviate più nulla se la regione non ci dice dove andare’. Silenzio dalla Regione Lazio”
Immondizia di nuovo per le strade “o negli impianti tanto cari al solito avvocato Cerroni.
Da lunedì a Roma si rischia una nuova emergenza rifiuti. Da Aprilia messaggio all’Ama: “Non ci inviate più nulla se la regione non ci dice dove andare”. Lo dichiara, in una nota, Franceco Storace.
“Due sono le cose: o troveremo Roma di nuovo invasa da almeno il 20 per cento in più di rifiuti lungo le strade; oppure pagheremo tariffe ancora maggiori ai soliti ‘marpioni’ della monnezza capitolina – prosesgue la nota – Non disponiamo di telecamere nascoste o di cimici ma è facilmente immaginabile quali siano state le reazioni nei vari uffici amministrativi non appena ricevuta, ieri, una letterina di Rida Ambiente, la società che gestisce l’impianto Tmb di Aprilia indirizzata all’Ama di Roma: la regione Lazio non ci dice dove conferire le tonnellate di rifiuti che ci inviate, per cui ve li dovete tenere. Parliamo di una quota consistente di indifferenziato, che Rida – una volta trattato – riversa per una minima parte rimanente in discarica. Con l’esaurimento delle discariche laziali e a causa dell’atteggiamento negativo della regione rispetto alla proposta di un’area di proprietà dove conferire i rifiuti lavorati, Rida andava fuori Lazio. Ma anche li’ non ci sono più volumetrie a disposizione. E siccome è da escludere che i rifiuti di Roma possano essere inghiottiti dai dipendenti di Rida, Fabio Altissimi, patron dell’azienda di Aprilia, ha risposto all’Sos di Ama dicendo chiaro e tondo che se la regione non ottempera all’ordine del TAR di dotarsi di una rete di servizio (entro agosto 2016!) non c’è nulla da fare. Quindi, o Ama lascia i rifiuti per le strade di Roma confidando sul fatto che ormai non fa più notizia oppure si affida casualmente al solito impianto Colari (Cerroni) gestito in affitto dal suo amico Porcarelli (così dicono le carte). Risultato: mentre da Rida Ambiente la tariffa e’ di 128 euro a tonnellata, da Porcarelli il cadeaux e’ di 146 euro. La differenza la pagano i cittadini romani. L’incasso avvantaggia come al solito gli intraprendenti di sempre… Tutto questo avverrà da lunedì prossimo, senza che dalla Regione nessuno abbia battuto ciglio pubblicamente. Di fronte ad una nuova emergenza alle porte, il silenzio insospettisce, soprattutto da parte dell’ente di Zingaretti, che è stato correttamente informato dalla società di Aprilia. Stanno zitti perché hanno torto, avendo trattato a pesci in faccia chi non si è piegato al monopolista assoluto, che è tornato ad esercitare il suo dominio a Roma e nel Lazio. I dirigenti della regione sembrano esercitare i loro poteri senza preoccuparsi delle conseguenze sulla capitale e soprattutto sui suoi cittadini. Quello che conta e’ il destino delle aziende che in un modo o nell’altro sono legate al supremo Cerroni. L’assessore Buschini pare sempre più in balia dei suoi sottoposti, come testimoniano le vicende di rifiuti che accadono sempre in provincia di Latina, dove un altro impianto viene sigillato dai carabinieri per atti che contrastano con le autorizzazioni ricevute, ma sulle quali era inesistente il controllo dell’amministrazione, persino di fronte ad una segnalazione dell’Arpa. Si può davvero dire che nel Lazio siamo allo sbando anche nel settore dei rifiuti, con le conseguenze che potrebbero riguardare la salute dei cittadini. Ma Zingaretti tace, perché non può perdere sostegni eccellenti. Ad esempio, come a Frosinone, ma questa e’ un’altra storia che presto racconteremo”.