Rifiuti, Galletti: Roma rischia emergenza

Il ministro dell'Ambiente esprime la preoccupazione del governo, mentre prosegue il botta e risposta tra M5S e Regione

«Rischiamo di andare in emergenza, questo e’ un problema reale. L’ho detto dal primo giorno: i rifiuti non sono né’ di destra né’ di sinistra, vanno solo tolti dalle strade. Ad oggi nemmeno un sacchetto dei rifiuti viene smaltito nel comune di Roma. Questo e’ intollerabile. Può essere una situazione di emergenza, non la normalità». Così, lo riferisce una nota, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti al Tg2 delle 20.30.

 

Prosegue intanto il botta e risposta tra la giunta capitolina e la regione Lazio. Su Twitter il Movimento 5 Stelle romano ha scritto un post chiaro: “Piano #rifiuti Roma approvato il 30/03, impianti umido e riciclo non si realizzano in un mese e 10 giorni.Aspettiamo piano Regione da 4 anni”.

 

Ma Zingaretti, come già nel pomeriggio, ha attaccato a testa bassa, durante il Tg2: “Roma capitale ci dica quali impianti servono, dove li vuole fare e noi, ovviamente, aiuteremo e faremo di tutto perché queste procedure vadano avanti il più veloce possibile. Abbiamo sempre aiutato la città, ora occorre voltare pagina. Ci dicano di che cosa hanno bisogno, di quali impianti, dove vanno fatti e noi, ovviamente, faremo la nostra parte”.

 

“Abbiamo fatto di tutto – ha detto ancora il Governatore, questa volta ai microfoni del Tg5 – per aiutare, autorizzando il trasferimento in altri paesi europei e in altre regioni, però ora bisogna dire la verità, evitare polemiche, mettersi a lavorare pancia a terra, soprattutto roma capitale che ha ricevuto tantissimo dalla comunità regionale e anche di altre regioni”.

 

“La Regione spinge perché Roma si doti di un’altra discarica, il governo di un altro inceneritore per risolvere questa situazione. Noi non andremo in questa direzione”. Lo ha affermato il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ospite di Porta a Porta. “Ma tutti i terreni intorno a Roma – ha aggiunto – sono già stati opzionati dalla Colari. Roma è stata abbandonata e lasciata nelle mani della discarica più grande d’Europa per oltre sessant’anni. Se anche io oggi autorizzassi discarica o l’inceneritore, e non è cosi, non sarebbero pronti prima di due-tre anni”. Per il sindaco “nel momento in cui Regione e Governo ci chiedono di fare un inceneritore o una discarica, ci dicono di adottare soluzioni che saranno pronte tra due anni. Io vado nella direzione che mi chiede l’Europa: differenziata, fabbriche dei materiali, riuso e riciclo. All’Europa dobbiamo dare retta solo quando vuole Renzi oppure no? E le sue prescrizioni le accendiamo e spegniamo quando vogliamo?”.

 

“Sento – ha aggiunto la Raggi – molta indignazione per come siamo arrivati a questa situazione: abbiamo ereditato un sistema fallato e non lo dico io ma il governo: il sistema della gestione dei rifiuti nel Lazio non è sufficiente, sottodimensionato. Quando Malagrotta è stata chiusa – ha aggiunto – nessuno ha pensato di dotare Roma di un sistema alternativo. C’è un sistema malato che stiamo cercando di riformare. Ma non le fa ridere – ha concluso la sindaca –  che una persona come Renzi si azzardi a dire ‘noi porteremo la soluzione dei rifiuti a Roma’ dopo che lui ma soprattutto il suo partito l’ha creata questa situazione, con un’unica discarica, senza prevedere siti e modalità alternative di smaltimento. Anni di gestione PD non hanno reso autonoma Roma. E ora vogliono dettarci le soluzioni? E’ ridicolo”.

Approfondimento nel dossier

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014