È quantificabile in circa 50 milioni di euro il costo del ripristino della vecchia ferrovia Roma-Giardinetti. Soldi ministeriali – necessari per il rinnovamento di infrastruttura e treni – che serviranno ad allungare di nuovo la storica tratta da Centocelle al capolinea di Giardinetti. Questo l’annuncio fatto in una gremitissima sala del consiglio municipale di Tor Bella Monaca da Stefano Brinchi, responsabile della segreteria tecnica del PUMS. “Per ottenere questi soldi è necessario che il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile venga portato al ministero nella sua interezza – precisa Brinchi – quella di oggi è solo un’anteprima, per la fine del mese prevediamo di avere il progetto definitivo.”
Ma quali saranno tempi per vedere la nuova Roma-Giardinetti? Il presidente della Commissione Trasporti Enrico Stefàno ha parlato della prima metà del 2019. Alcuni mesi in avanti rispetto alla previsione precedente che inquadrava l’apertura intorno alla seconda metà del 2018.
L’intervento di Stefàno è stato anticipato da amministratori municipali ma anche dal Ministro dello Sviluppo in pectore del Movimento Cinque Stelle, Lorenzo Fieramonti. “In una seconda fase bisognerebbe pensare di ampliare la linea verso Anagnina o addirittura Ciampino – pensa in grande il professore – far sviluppare il trenino può essere l’occasione per promuovere a Tor Bella Monaca anche forme alternative di mobilità, come la bicicletta. Gli spazi ci sono, perché non sfruttarli?”.
L’idea di fondo, emersa dagli interventi degli esponenti del movimento, è che non servano grandi opere per la mobilità e che sia meglio sfruttare e ottimizzare l’esistente.
Più tecnico l’intervento dell’ingegner Andrea Spinosa. “Abbiamo analizzato se la linea fosse utile e avesse ragione di esistere e siamo arrivati alla conclusione che il tram e la metro C sono complementari – precisa – il ministero non chiede di ripristinare quello che c’era prima ma di trovare nuove sinergie e funzionalità.”
Poi è stato il turno di Carlo Tortorelli, blogger ed esperto di trasporti che ha posto l’accento non sulle ambizioni del futuro ma sulle criticità del presente. “Il trasferimento della proprietà dalla Regione Lazio al Comune di Roma è una condizione per il rilancio ma procede a rilento – ammette Tortorelli – dalla Regione mi hanno confidato che i soldi stanziati da loro saranno relativi solamente al contratto di servizio e quindi per la tratta Termini-Centocelle.
Una situazione difficile che tra un anno potrebbe diventare ancora più complessa. “Nel 2019 la linea andrà a gara – conclude – quale operatore privato vorrà gestire una linea con treni che hanno 80 anni?”.