Sarebber0 27 gli sgomberi – quattro per edifici pericolanti e 23 perché hanno iniziative giudiziarie in corso – programmati a Roma dal Viminale, con il ‘Baobab’ a fare da apripista, ieri mattina quando i blindati delle forze dell’ordine sono arrivati alla tendopoli alle spalle della stazione Tiburtina a Roma mentre molti migranti ancora dormivano. Immediati i commenti contrari delle associazioni: “Le questioni sociali, a Roma, si risolvono così: polizia e ruspa. Il Campidoglio a 5 stelle non è diverso né dai precedenti, né dalla Lega. Una vergogna infinita per questa città”, mentre gli abitanti della zona hanno espresso la loro soddisfazione: “Li abbiamo subiti in Via Cupa dove a causa loro chiusero il 90% delle attività commerciali e il valore delle case si ridusse del 70% e li abbiamo continuati a subire alla Stazione Tiburtina dove la tendopoli abusiva era diventata la meta e il rifugio di criminali di ogni tipo in fuga da controlli. Confidiamo che la Questura non si fermi allo sgombero ma che blocchi una volta per tutte i vertici dell’organizzazione diventati oggi star televisive e che revochi anche tutti gli incarichi che Baobab ha proprio negli uffici immigrazione del ministero degli Interni”.
Ma è scontro con Virginia Raggi. La sindaca di Roma ha fatto chiaramente capire che mostrare i muscoli può avere solo un effetto superficiale: “Il Baobab – ha detto la sindaca di Roma – sarà stato stato sgomberato non so quante volte e ne ho già parlato con il ministro. Se vogliamo risolvere le occupazioni seriamente noi non possiamo pensare di spianate tutto con la ruspa, ha un grande effetto scenico ma l’effetto reale poi è quello di spostare le persone da un posto all’altro”. “Salvini parla tanto e porta la ruspa – ha aggiunto – i prossimi 26 sgomberi ci saranno nella misura in cui il Comune di Roma avrà spazio per l’accoglienza”.
Il Pd, con in testa Nicola Zingaretti, sfida Salvini: “Ci aspettiamo la stessa fermezza nel liberare l’immobile occupato abusivamente a Roma da anni da Casapound” ed Amnesty International esterna la preoccupazione “per le numerose persone prive di assistenza, di protezione e di un alloggio alternativo”. E Salvini stesso ha assicurato, ribadendolo in varie interviste, che presto o tardi toccherà anche allo stabile occupato abusivamente da quelli che si definiscono ‘i fascisti del III millennio’.
Nelle prossime settimane, probabilmente entro fine mese, si proseguirà col piano sgomberi: sarà la volta dell’ex fabbrica di penicillina di San Basilio, occupata dai circa 400 persone, principalmente nord africani. Lo stabile è tra i primi nella lista delle occupazioni più urgenti da ‘liberare’