Dopo l’addio ad Almaviva, Roma si prepara a perdere un altro pezzo di lavoro? Molto probabilmente sì, alla luce delle sempre più insistenti indiscrezioni che vorrebbero Sky Italia a un passo dal chiudere la redazione romana, ovvero gli uffici al civico 1021 sulla via Salaria, dove lavorano circa 500 persone, per trasferire il tutto a Milano. La decisione del gruppo di Rupert Murdoch, che due anni fa ha perso i diritti per la Champions League, poi andati a Mediaset, è stata rilanciata ieri dal Corriere della Sera.
L’operazione sarebbe più o meno questa. Portare il grosso della rete all-news nel polo Sky sito nel quartiere Santa Gilulia Rogoreto, dove peraltro la media company di Murdoch ha costruito una nuova palazzina. E lasciare a Roma una piccola redazione dedicata alle vicende politiche. Da Sky Italia permane il massimo riserbo sull’eventuale trasloco, con l’azienda che ha deciso di rimanere, almeno per il momento, nel silenzio. Certo è che a Via Salaria si respira aria di preoccupazione. I posti in ballo sono tanti, oltre 500. Ma soprattutto c’è da capire se il trasferimento a Milano porti anche a un ridimensionamento della redazione e riguardo a Roma se il tessuto economico capitolino si stia sgretolando.
Solo tre settimane in fa infatti il colosso dei call center Almaviva ha deciso di chiudere la sede romana, lasciando a casa 1.666 persone. In quel caso però c’era di mezzo una vertenza sindacale, ovvero il mancato accordo sulle ore e sul salario tra lavoratori e azienda. Proprio domani mattina è previsto, secondo quanto risulta a Radiocolonna.it, un incontro tra i sindacati e l’amministratore delegato Andrea Zappia, presso la sede di Unindustria.
In realtà il caso Sky può falsare la realtà. Se è possibile che le grandi imprese tendano a fuggire da Roma in favore di una metropoli più dinamica come Milano. Secondo i dati appena diffusi dalla Camera di commercio meneghina, Roma continua ad essere perno dell’impresa italiana.
Con 297 mila sedi d’impresa attive (5,7% del totale nazionale), Milano si colloca al secondo posto nella classifica delle province italiane per numero di imprese, dopo Roma che ne ha 350 mila(6,8%). Per numero di addetti con 1,9 milioni (12% nazionale) Milano precede Roma con 1,5 milioni (9,3%). Al terzo posto ci sono Napoli per imprese (234 mila, 4,5%) e Torino per addetti (717 mila, 4,4%). Stabili poi a 5,2 milioni le imprese nazionali, grazie al rafforzamento delle città maggiori: a Roma +1,3%, a Milano +1,3%, a Napoli +1,8%.