Giornata di fuoco, quella di ieri, per Roma e Lazio. E non solo. A fine giornata solo tra Roma e provincia sono stati 120 gli interventi dei pompieri: da Civitavecchia al Lago di Martignano, da Ladispoli a Sant’Angelo Romano. E poi nella Capitale l’ennesimo rogo tossico, con un autodemolitore in fiamme vicino al parco di Centocelle, il quinto nell’arco di un mese e mezzo.
“Anche oggi 10 elicotteri regionali in volo, centinaia di vigili del fuoco e volontari protezione civile in campo. Solo in questo momento in corso 18 incendi nella Provincia di Roma, decine nel corso della giornata. Chiederemo lo stato di emergenza al Governo”, dice a fine giornata il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
La prima avvisaglia in mattinata, quando le fiamme partite da Capalbio, in Toscana, hanno raggiunto una zona boschiva del
litorale laziale, coinvolgendo il territorio del Comune di Pescia Romana, in provincia di Viterbo. A supporto del lavoro
dei vigili del fuoco, la Regione Lazio ha messo in campo 5 squadre della Protezione civile, circa venti volontari. Nel
pomeriggio le fiamme sono state spente. Ma nel frattempo un vasto incendio boschivo si è sviluppato nella zona del Lago di
Martignano, a nord di Roma. Al lavoro due elicotteri e un canadair e tanto spavento per i tanti che si erano recati in
gita al lago, costretti ad allontanarsi.
Fiamme anche ad Anguillara, comune a nord di Roma, a ridosso di una comunità per disabili. Sul posto i vigili del fuoco e il
118. La struttura è stata evacuata. Due disabili sono stati trasportati all’ospedale di Bracciano per lo spavento e perchè
rimasti intossicati dal fumo.
Gravi disagi poi per un vasto incendio si è sviluppato a Civitavecchia, nella parte nord del territorio cittadino. Al lavoro due elicotteri e un Canadair, insieme con undici squadre della Protezione civile per una cinquantina di volontari. Le fiamme sono divampate nei pressi dell’autostrada tra Civitavecchia e Tarquinia. A causa del fumo, innescato dal forte vento, un tratto è stato temporaneamente chiuso e poi riaperto.
Un altro incendio è divampato a Ladispoli, sul litorale a nord di Roma, comportando anche rallentamenti alla circolazione.
“Dopo la giornata campale di ieri in cui si sono registrati decine di incendi su Roma e nelle zone circostanti, in molti casi di natura dolosa, oggi un nuovo rogo si sta sviluppando lungo l’argine del Tevere che interessa la Via del Mare fino dall’imbocco del GRA”. Così in una nota il consigliere del PD capitolino Marco Palumbo.
“Nel ringraziare i vigili del fuoco impegnati in queste settimane in un’opera immane ed eccezionale di contrasto al fuoco che devasta il nostro patrimonio ambientale sollecitiamo da parte della Sindaca e della giunta il rinnovo urgente dei piani d’emergenza per la capitale – ha aggiunto – In una situazione che giornalmente fa registrare nuovi bollettini di guerra risulta veramente incomprensibile il mancato aggiornamento alle nuove linee guida regionali del piano di emergenza del Comune di Roma fermo ancora al 2008. Roma, al contrario di quanto hanno fatto il 90% dei comuni del Lazio non si è ancora nemmeno avvalsa del contributo regionale previsto proprio per affrontare le situazioni di crisi. Il termine del 5 dicembre u.s. per la trasmissione delle nuove disposizioni che avrebbe dato accesso agli ai fondi della regione Lazio è ampiamente scaduto da 8 mesi, ma nonostante la situazione sempre più drammatica ad oggi dalla giunta capitolina nessuna iniziativa in tal senso”, ha concluso.
In particolare, a Capalbio le fiamme hanno minacciato lo stabilimento “Ultima spiaggia” meta di manager e politici. Due campeggi – “Costa selvaggia” e “Capalbio” – e un ‘bagno’, La Dogana, sono stati evacuati, a scopo precauzionale, per un rogo che si è sviluppato al confine tra Toscana e Lazio, nella zona del Padule del Chiarone. Anche per lo stabilimento balneare ‘L’ultima spiaggia’. Fermato per alcune ore il transito dei treni sulla linea ferroviaria e disagi per la circolazione sulla statale Aurelia.
Nel resto d’Italia. Brucia ancora il ‘cuore selvaggio’ di Napoli – L’incendio nella Riserva naturale nel Cratere degli Astroni, che sembrava sotto controllo, ieri ha riacquistato vigore. Dalla mattina gli elicotteri hanno ripreso a operare con notevoli difficoltà a
causa del forte vento. Un incendio di vaste proporzioni è divampato inoltre nella zona di Paestum dove sono stati evacuati
per motivi precauzionali un caseificio e alcune abitazioni. Assediato dalle fiamme il quartiere di Monterusciello a Pozzuoli.
Fiamme in Toscana – Domenica impegnativa per i vigili del fuoco in Toscana con oltre 70 interventi per roghi di vegetazioni scoppiati un po’ in tutte le province. Il forte vento ha ravvivato alcuni focolai dell’incendio scoppiato ieri a Piancastagnaio (Siena), dove una
settimana fa un vasto rogo aveva già mandato in fumo 570 ettari tra bosco e terreni. Un altro rogo è scoppiato in mattinata
all’Isola d’Elba, a Marina di Campo. A Volterra le fiamme hanno distrutto 8 ettari di oliveti e un vasto incendio è divampato
nel primo pomeriggio nei boschi del Pistoiese, in località Fognano, a ridosso di un agriturismo. A Grosseto un incendio in pineta è stato domato solo nella tarda notte: tante le case evacuate e 26 auto bruciate
Non solo incendi. Tromba d’aria a Ostia. Una decina di persone sono state soccorse dal 118 in uno stabilimento su lungomare Amerigo Vespucci del lido romano: sono rimaste ferite lievemente da sdraio e ombrelloni volati via per una tromba d’aria. In particolare, due persone hanno riportato dei traumi cranici e sono stati portati in codice giallo all’ospedale di Ostia. Una persona con un trauma toracico è stata portata a Pomezia in codice giallo. Tre pazienti con leggere contusioni sono state invece trasferite in codice verde al Sant’Eugenio.