Domani, venerdì 10 novembre, ennesima odissea per i romani. Al via il tredicesimo sciopero dall’inizio dell’anno dei trasporti indetto dai sindacati che metterà a rischio metro, bus e tram. Sciopero di 24 ore dopo che nelle ultime settimae si sono registrati fortissimi disagi per le corse soppresse per “mancanza di treni” sulle linee A e B della metropolitana. Cosa che si é ripetuta anche oggi, sulla metro B, dove l’Atac segnala “ritardi per numero treni inferiore al programmato”. È ancora oggi: “Roma-Civita-Viterbo, tratto urbano, ritardi per un inconveniente agli impianti di circolazione”. E’ quanto si legge su muoversiaroma.it il portale web dell’Agenzia per la mobilità di Roma.
Insomma sul fronte trasporti la situazione non é delle migliori. L’ultimo sciopero si è svolto poche settimane fa, il 28 ottobre.
A Roma l’agitazione nel settore dei trasporti é stata indetta da Usb, Orsa Tpl, Faisa Cisal e Faisa Confail e interesserà bus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Il servizio, come sempre, sarà comunque assicurato durante le due fasce di garanzia: fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20.
Sempre venerdì 10 novembre, con le stesse modalità, sciopero di 24 ore, indetto dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Usb e Faisa Cisal, anche per i bus periferici gestiti dalla Roma Tpl.
“Il nuovo sciopero va ad aggiungersi ai forti rallentamenti sulle linee metropolitane denunciati nelle ultime settimane dagli utenti, con frequenze delle corse ridotte e convogli affollati all’inverosimile specie nelle ore di punta”, dice il presidente del Codacons, Carlo Rienzi in una nota. “I cittadini – prosegue – sono esasperati ed i continui scioperi indetti nel settore alimentano un clima di tensione insopportabile, peggiorano un servizio già critico ed insoddisfacente e aprono il delicato fronte contrattuale da parte di titolari di abbonamenti mensili o annuali, i quali pagano per un servizio di trasporto continuativo e che possono rivalersi sull’azienda. I sindacati devono trovare altre forme di protesta, portando avanti le rivendicazioni dei lavoratori senza danneggiare i cittadini. E’ possibile ad esempio ricorrere allo sciopero delle biglietterie, dei tornelli e dei controllori, permettendo agli utenti di utilizzare metro, bus e tram gratuitamente senza tuttavia interrompere il servizio. Una forma di protesta civile – conclude – che troverebbe il pieno appoggio dei romani e in grado di ottenere risultati assai maggiori rispetto agli scioperi tradizionali”.