La città di Roma “sta provando sul serio ad accompagnare alla transizione ecologica, è una delle 9 città italiane, sono 100 a livello europeo, che proverà a raggiungere la neutralità climatica nel 2030 invece che nel 2050”. Lo ha detto l’assessora all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, durante il convegno di Green Building Council Italia sul tema “Costruire il Futuro: Sostenibilità, Finanza verde e AI al servizio dell’Edilizia”, a Palazzo Ripetta a Roma.
Inoltre, “ci sono 200 scuole finanziate con le risorse del Pnrr per farle diventare edifici sostenibili che accompagneranno la nascita di altrettante 200 comunità energetiche per produrre energia a basso costo per le famiglie e per le imprese – ha continuato Alfonsi -. Il rapporto Draghi dice che noi possiamo riacquistare una competitività come Europa se le imprese fanno la sostenibilità. Bisogna staccare una sostenibilità ambientale pensata solo per il bene del nostro Paese e incanalarla invece nel sistema economico. Bisogna costruire un futuro che sia giusto, equo, dove ci deve essere un abbattimento delle disuguaglianze economiche, che poi sono anche sociali, culturali e ambientali”.
Alfonsi ha aggiunto che la città di Roma “è la più grande stazione appaltante, dunque se iniziasse a chiedere i criteri ambientali minimi nell’utilizzo di diversi materiali e tecnologie, questo potrebbe aiutare sicuramente al cambiamento del mercato romano. Infine – ha concluso -, ci sono gli altri grandi programmi, come quelli del trasporto nel sostenibile o del lavoro sull’impianto idrico, che è un altro tema fondamentale. Bisogna assolutamente recuperare l’acqua piovana per rimetterla in circolo, così come recuperare l’acqua riciclata che esce dagli impianti per destinarla a molti usi. Solo insieme alle imprese possiamo capire di che cosa abbiamo bisogno per calare a terra i nostri progetti. Il tema della transizione ecologica è che o la facciamo tutti insieme o non la facciamo”.