“Abbiamo fatto un censimento che non si ferma, sara’ costantemente aggiornato, di terreni che sono gia’ a disposizione del comune e di quelle che entrano mano a mano, per i provvedimenti urbanistici. Verranno messe a bando. Un bando che parte dagli errori del passato: gli agricoltori non hanno bisogno solo della terra, ma hanno bisogno di capire in quella terra cosa bisogna coltivare. Bisogna sostenerli con la formazione e l’assistenza tecnica e per questo saranno anche finanziati quegli enti di formazione che faranno accompagnamento all’agricoltore nei primi tre anni”. Cosi’ l’assessora all’Agricoltura, all’Ambiente e al ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, alla II Conferenza sull’Agricoltura in corso a Roma dove ha annunciato che la prossima settimana arrivera’ in Giunta il bando per l’assegnazione dei terreni.
Ci saranno delle categorie favorite dal bando?
“Sono gli under 40, le aziende agricole che guardano alla sostenibilita’, al biologico, alle rinnovabili, al ciclo dei rifiuti. Oggi noi mettiamo i terreni verranno valutati da Arsial cosi’ da fare contratti a regime agevolato, ma che prevedera’ uno scambio di lavoro tra pubblico e privato, che consentira’ a queste aziende agricole di diventare patrimonio della citta’” ha concluso Alfonsi.
“L’agricoltura e’ centrale per Roma – ha detto Gualtieri – non solo da un punto di vista economico produttivo, non perche’ un comparto importante come tanti altri, ma e’ centrale da un punto di vista ambientale e del modello sociale che si vuole costruire e questa e’ una verita’ che e’ sempre stata profonda. La stessa costruzione dell’Europa unita, che si e’ basata sull’idea di difendere e rilanciare il modello sociale unico basato sulla centralita’ della persona, sul welfare, sull’idea di solidarieta’ a cui in altre parti del globo si da’ meno importanza, ha messo questa specificita’ dell’agricoltura al centro di questo modello. Per la nostra citta’ e’ altrettanto se non di piu’ e non solo per la notissima estensione quantitativa dei nostri terreni agricoli della nostra citta’ ma perche’ quella quantita’ e anche e soprattutto quantita’”.