Arriva a Roma lo Smart Bus: il primo autobus elettrico senza batterie

Sarà attivo sulla linea 64 che collega la stazione Termini con la stazione San Pietro, dove sarà collocato l'impianto di ricarica lungo 12 metri

Parte oggi la sperimentazione  – che andrà avanti per sei mesi – del primo Smart Bus della flotta Atac. Un autobus elettrico e senza batterie attivo sulla linea 64, che collega la stazione Termini con la stazione San Pietro, dove sarà collocato l’impianto di ricarica lungo 12 metri.

L’autonomia del bus – che varia fra i 25 e i 45 chilometri –  sarà  garantita da un supercapacitore che viene caricato in pochi minuti tramite l’uso di un pantografo installato sul tetto del veicolo. Il progetto è stato sviluppato grazie al lavoro congiunto di Roma Servizi per la Mobilità, Atac ed Ecobus.

A dare l’annuncio dell’avvio della sperimentazione il 14 ottobre scorso era stato Stefano Brinchi, presidente e ad di Roma Servizi per la Mobilità. Brinchi, in un lungo post du Facebook, ha spiegato come l’idea sia stata ispirata dall’esperienza di Torino, città nella quale già fa maggio scorso circolano questa tipologia di autobus. Da lì, si sono presi i contatti con GTT e il consorzio E-Co “per verificare la possibilità di effettuare una sperimentazione del mezzo elettrico con supercapacitori anche a Roma”.

Quindi, dopo si è collaborato con Atac e Acea per realizzare il progetto.  “L’obiettivo di Roma Servizi per la Mobilità  – spiega Brinchi – è la progressiva elettrificazione della flotta senza necessità di ingenti investimenti nei depositi per le infrastrutture di ricarica. In questo modo si eviteranno anche eccessive concentrazioni di potenza in singoli punti della città. Si vuole puntare, invece, sul modello del rifornimento energetico ai capolinea, più diffuso sul territorio e con meno bisogno di kw. Inoltre, la cabina di ricarica posta alla stazione di San Pietro oggi è visibile perché in sperimentazione. Nella gestione definitiva potrà essere interrata”.

Da parte sua Atac precisa che si prevede di aumentare significativamente la dotazione di bus elettrici grazie ai fondi previsti dal Pnrr. “La scelta di un sistema di mobilità a basso impatto ambientale, specie in ambito urbano, – afferma l’amministratore unico di Atac Giovanni Mottura – è una priorità per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e per la salvaguardia del nostro futuro. Per Atac è stata una scelta strategica che ha già caratterizzato il recente passato attraverso l’acquisto in autofinanziamento dei primi 100 autobus ibridi. Con questo primo SmartBus sperimentale potremo testare la bontà della strada intrapresa e degli obiettivi che ci eravamo posti: una flotta rinnovata e, soprattutto, sostenibile dal punto di vista ambientale”.

 

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