Ciclabile di Via dei Cerchi: una certezza e alcune domande

La foto del gruppo Salvaiciclisti-Roma riapre il dibattito. Il tema dell’alternativa dentro Circo Massimo

Una foto pubblicata sull’attivissimo gruppo di Salvaiciclisti Roma riaccende il faro dell’attenzione pubblica – e social – sulla ciclabile di Via dei Cerchi. I lavori erano iniziati diversi mesi fa, con la sindaca Virginia Raggi che annunciava in pompa magna l’avvio del cantiere. “Immaginate via dei Cerchi come non l’avete mai vista. Più sicura e accessibile, dagli amanti della bicicletta e dai cittadini che vogliono andare al ristorante passeggiando sui marciapiedi più grandi, senza macchine in doppia fila o che coprano l’accesso delle attività commerciali” scriveva su Facebook a metà maggio 2021. Lavori importanti, che hanno presupposto lo spostamento dei sampietrini e il restringimento della carreggiata per buona parte della via. Con tanto di ingorghi e traffico in un’estate dove Roma è ancora affollatissima. La foto pubblicata da un utente mostra i lavori ad uno stato avanzato, con un massiccio cordolo in muratura a difesa dell’incolumità delle due ruote:

dal gruppo Facebook Salvaiciclisti-Roma

Una scelta comprensibile, visto che su via dei Cerchi spesso la velocità di auto e scooter è ben oltre quella consigliata o tollerata legalmente. Una certezza dunque c’è: a breve i romani potranno usufruire di una nuova ciclabile: centralissima, protetta e – da quel che sembra – confortevole.

Ma i dubbi non mancano, in primis sul perché si sia deciso di fare la ciclabile sulla strada e non farla passare dentro Circo Massimo. Diverse le ipotesi: un vincolo della soprintendenza che nega di costruire nell’ex circo dell’antica Roma, oppure la difficoltà che incontrerebbero i mezzi della micromobilità – monopattini e monoruota in primis – a percorrere il terreno sterrato. Di certo c’è che i marciapiedi di Via dei Cerchi non sarebbero stati in grado di ospitare una pista promiscua pedoni-biciclette, quindi lo “straripamento” sulla carreggiata sarebbe stato inevitabile in ogni caso. Però una pista ciclabile interna a Circo Massimo avrebbe avuto un fascino differente.

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