Accelerare la transizione verso l’economia circolare, aumentare la percentuale di raccolta differenziata, ma guardare per il futuro al riuso. È questa la ricetta per la gestione dei rifiuti nella Capitale che l’assessora capitolina Sabrina Alfonsi racconta in un’intervista al dorso locale de La Repubblica.

Oggi Alfonsi incontrerà i consorzi che si occupano di raccolta differenziata all’iniziativa “Roma Circolare. Per una nuova economia: la Capitale fa la differenza”. L’obiettivo, spiega Alfonsi a Repubblica, “è andare oltre i 2,5 punti percentuali all’anno di differenziata previsti nel piano rifiuti”. Al netto delle 600mila tonnellate di rifiuti che andranno nel termovalorizzatore, il Campidoglio punta a ridurre le altre tonnellate prodotte (passando da 1 milione e 700mila a 1 milione e 500mila) che andranno trattate come indifferenziata che, dice Alfonsi, “deve arrivare al 60% nel 2028 e al 65% nel 2030, al 70% nel 2035. Quattro anni fa era al 45,3%, nel 2021 cresceva dello 0,3 e l’anno successivo era al 46%. Al 2023 è al 47% quindi è cresciuta di un punto. Noi siamo certi che da qui al 2028 la crescita di due punti e mezzo l’anno prevista dal piano rifiuti può essere anche superata”.

L’assessora ha sottolineato inoltre come uno degli obiettivi della giunta Gualtieri sia quello dell’economia circolare, che servirà anche a ridurre l’inquinamento. “Un obiettivo – spiega a Repubblica – contenuto nel piano di adattamento climatico e in quello per la gestione dei rifiuti che abbiamo approvato. Dobbiamo accelerare la transizione verso l’economia circolare e da questo punto di vista dovremmo riuscire a diminuire di un terzo l’uso delle materie vergini per produrre un abbassamento delle emissioni di gas serra”.