“La casa è sacra e non si tocca”. È il principio affermato dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, nell’annunciare l’intenzione del gruppo di presentare una risoluzione in Parlamento per stoppare la direttiva Ue sulle case Green.
“Fratelli d’Italia mette in guardia dal tentativo dell’Unione europea di rifilare all’Italia, con la direttiva sull’efficientamento energetico, una patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari” sottolinea Foti, che chiede al governo di intervenire “per scongiurare l’approvazione di una norma che danneggerebbe milioni di italiani proprietari di immobili”. La direttiva è attualmente all’esame del Parlamento europeo, con più di 1.500 emendamenti avanzati dagli eurodeputati alla bozza presentata dalla Commissione europea. Il testo, tra le altre cose, prevede che entro il primo gennaio 2030 la classe energetica E diventi obbligatoria per tutti gli immobili residenziali, mentre tre anni dopo ci sarà l’obbligo di passare alla classe D. Obblighi che rischiano di essere impegnativi, visto che il passaggio da una classe all’altra richiede un taglio dei consumi energetici di circa il 25%, ottenibile per mezzo di interventi come cappotto termico, nuovi infissi, caldaie a condensazione, pannelli solari. Secondo i dati Ance, su 12,2 milioni di edifici residenziali, oltre 9 milioni non sono in grado di garantire le performance energetiche indicate dalle nuove direttive e soprattutto nei tempi brevi previsti.
“La piega politica che sta prendendo il documento per la revisione della direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici in approvazione a Bruxelles costituisce una totale follia – denunciano i deputati della Lega Stefano Candiani e Alessandro Giglio Vigna – Con questa decisione l’Europa dimostra ancora una volta di non conoscere le specificità e le peculiarità dei Paesi membri, in particolare il nostro. L’Ue sposando irresponsabilmente visioni ambientaliste ideologiche e surreali si pone molto distante dalla realtà. Un provvedimento di questo tipo che impone la riqualificazione energetica a tutto il patrimonio edilizio, pena l’esclusione dal mercato, può essere infatti attuabile nel Nord Europa, dove vi sono immobili di recente costruzione, e paesi senza storia edilizia, ma è impossibile da applicare in Italia dove città, comuni e borghi sono caratterizzati da un patrimonio edilizio storico antico di secoli, impossibile da riqualificare alla stregua delle case in legno del nord Europa. La Lega farà di tutto per scongiurare l’introduzione di una norma tanto folle e devastante per l’Italia, frutto di una idea Green surreale e molto politicizzata”.