Buio, domani sera dalle 20 e per mezz’ora, un’ora o pochi minuti, sui principali monumenti delle citta’ e dei centri urbani anche piccoli: e’ la protesta dei sindaci, organizzata dall’Anci, per sensibilizzare il governo sugli effetti che il caro bollette avra’ a breve sui bilanci delle amministrazione con il rischio di tagliare wellfare e servizi per i cittadini. I calcoli stimano il surplus di spesa in 550 milioni di euro.
“Il caro bollette ha un impatto molto significativo, che abbiamo calcolato per Roma tra 40 e 50 milioni in un anno: ovvero tre anni di trasporto scolastico, tre mesi di mense, 180 km di manutenzione stradale. Per questo partecipiamo all’iniziativa insieme tanti altri Comuni. Stiamo parlando di servizi ai cittadini. Serve un importante intervento del governo a sostegno” ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
I primi cittadini non chiedono l’autorizzazione allo scostamento di bilancio ma vogliono un fondo, ha spiegato il sindaco di Bologna Matteo Lepore.
“Non chiediamo extra deficit – afferma in una intervista a Repubblica l’esponente dem che guida il capoluogo emiliano-, ma che vengano pensate delle misure sia economiche, sia di riduzione delle bollette, mettendo mano alle politiche energetiche e di approvvigionamento”. Crescono le adesioni al black out del 10 febbraio. “Anche Roma Capitale aderisce all’iniziativa, le luci del Campidoglio – informa il sindaco Roberto Gualtieri – verranno spente, simbolicamente, domani sera alle 20.00. L’ aumento delle bollette grava e mette in seria difficolta’ famiglie e Istituzioni, dal piccolo al grande Comune, soprattutto in questo momento che ci vede gia’ in difficolta’ a causa della pandemia. E’ un problema che va affrontato e sono certo che il Governo ascoltera’ il grido di allarme dei cittadini e dei Sindaci”. A Firenze il sindaco Dario Nardella spegnera’ Palazzo Vecchio.
“E’ un gesto eclatante”, dice il primo cittadino, “per il Comune di Firenze stiamo stimando un ammanco superiore a 10 milioni di euro, sono tutti soldi che se vengono a mancare – sottolinea Nardella – rischiano di costringere il comune a tagliare i servizi”.
Al buio domani sera anche la Mole Antonelliana a Torino, per un’ora. “Serve un intervento deciso e tempestivo del governo. Il caro energia – prosegue il sindaco Stefano Lo Russo – rischia di creare problemi nei bilanci comunali, con serie conseguenze sull’erogazione dei servizi offerti ai cittadini. Non possiamo permetterci – conclude – di vanificare i grandi sforzi che si stanno compiendo per il rilancio dell’economia, il Governo intervenga”. Buio per un’ora, dalle 20 alle 21, lungo le Mura veneziane di Bergamo, e a Treviglio, secondo comune della bergamasca. Dall’Abruzzo oltre 20 Comuni aderiscono alla protesta, e la Provincia di Chieti. Sul piede di guerra anche il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna che, per sensibilizzare il governo, ha gia’ spento le luci notturne interne del castello e dei palazzi comunali. Piena adesione dai Comuni di Anci Sicilia mobilitati dal presidente Leoluca Orlando che ha lanciato l’allarme anche per gli effetti che i rincari produrranno anche sulle societa’ partecipate. Appelli a spegnere arrivano dalle Anci di Puglia, Piemonte, Liguria, Veneto, Lazio e Calabria.