Il comitato al nuovo sindaco di Roma: venga a farsi un giro sulla ferrovia. E poi dà una stoccata a Virginia Raggi
Si attendono mesi di fuoco per il neosindaco di Roma Roberto Gualtieri. Dopo i festeggiamenti per una vittoria importante, alla porta del sindaco di Roma inizieranno a bussare cittadini, associazioni e realtà presenti sul territorio che lottano da anni affinché i beni pubblici, a Roma, tornino ad essere valorizzati e realmente utilizzabili dai cittadini. Una di queste è il Comitato dei pendolari della Ferrovia Roma Nord, che da anni è attivo affinché la Roma-Civitacastellana-Viterbo ritorni nei radar della politica e torni ad essere un’infrastruttura centrale nella mobilità del Lazio. A Radiocolonna è intervenuto il il presidente del comitato, Fabrizio Bonanni, che si è rivolto a Roberto Gualtieri affinché prenda coscienza quanto prima dei tanti problemi che affliggono la linea e anche delle sue potenzialità.
“Prima di tutto chiediamo al sindaco di Roma e al nuovo assessore di venire a fare un giro nulla nostra ferrovia in un’ora di punta, da Roma a Viterbo, visto che negli ultimi cinque anni nessuno di noi ha visto Virginia Raggi o qualche suo assessore – spiega Bonanni, con una stoccata all’ex sindaca di Roma del Movimento Cinque Stelle – se dovessero vedere quello che tutti i cittadini vivono quotidianamente, non ci sarà altra alternativa che intervenire immediatamente”.
La rabbia dei pendolari è rivolta anche al gestore della linea, Atac, che – accusa Bonanni – ha fatto fare i corsi di aggiornamento per i macchinisti “scoprendo” una parte significativa dell’orario di servizio.
“Questo non è un modo serio di gestire una ferrovia importante come la Roma-Civitacastellana-Viterbo, come non è serio pensare alla linea solo fino a Montebello, ovvero entro i confini di Roma. Ci sono tanti cittadini della Città Metropolitana che lavorano e studiano a Roma e che non meritano un servizio che sulla tratta extraurbana, tra Montebello e Viterbo, fa acqua da tutte le parti” si sfoga Bonanni.
L’aspetto infrastrutturale, poi, è centrale e secondo il comitato meriterebbe una riflessione a parte. Raddoppiare la ferrovia non è il vezzo di un gruppo di pendolari capricciosi, ma un modo per decongestionare strade come la Flaminia, la Cassia e la Tiberina che sono quotidianamente intasate dal traffico. E quindi per facilitare la vita dei lavoratori, per rilanciare il turismo “su ferro” e per limitare il ‘travaso’ di tanti studenti della Città Metropolitana dai licei Roma a quelli dei comuni limitrofi, come Morlupo o Monterotondo, vista la difficoltà di raggiungere la Capitale nell’ora di punta.
I pendolari confidano anche che la comune appartenenza politica del sindaco di Roma e del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, possa favorire un coordinamento maggiore e iniziative più incisive.
“Ora è cambiata anche la gestione del Municipio XV – conclude Bonanni – il nuovo presidente Daniele Torquati già conosce le nostre problematiche e speriamo che possa darci una mano vera nelle nostre battaglie”.