Altri 80 alberi sono stati piantati oggi a Villa Pamphilj nel Parco Fao Biblioteca Mondiale degli Alberi e dei Fiori. Si aggiungono alle 100 piante già messe a dimora nell’ambito del progetto di forestazione proposto dalla Fao a Roma Capitale.
Il progetto è stato realizzato in un’area di circa 2,5, ettari adiacente al Giardino dei Giusti individuata con i referenti per Sovrintendenza Capitolina, Soprintendenza di Stato e Uffici Ville Storiche di Roma Capitale all’interno di Villa Pamphilj, dove le diverse specie botaniche di alberi, arbusti e fiori per favorire la biodiversità sono state collocate in sette cerchi, in rappresentazione delle aree geografiche del pianeta sulle quali Fao è impegnata: Africa, Asia, Europa, Vicino Oriente, America Latina e Caraibi, America del Nord, Pacifico.
Erano presenti all’inaugurazione il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi e il direttore Generale della Fao Qu Dongyu. Hanno partecipato anche gli studenti di scuole elementari, medie e superiori della zona.
Il progetto è stato curato da architetti paesaggisti dello studio Osa, in collaborazione con l’equipe del Festival del Verde e del Paesaggio, che lo hanno donato a Roma Capitale. Le piante sono state individuate dai progettisti in sinergia con gli uffici Alberature e Ville Storiche del Dipartimento capitolino Tutela Ambientale e il Dipartimento Forestry della Fao e donate da Assofloro Coldiretti. Il Dipartimento capitolino Tutela Ambientale ha effettuato la messa a dimora delle piante e si occuperà della loro manutenzione e cura. Il progetto ha una forte vocazione educativa e didattica, evidenziando la fondamentale funzione delle piante e il loro positivo impatto sulla salute collettiva ed è stato concepito anche per rappresentare simbolicamente la vicinanza e l’impegno comune per il bene del Pianeta tra tutti i paesi del mondo. Tutte le piante hanno un Qr Code che rimanda al portale Fao https://www.fao.org/fao-italy/projects/park con la spiegazione del progetto ed è stata predisposta una App per cellulare che guida le persone all’interno dell’arboreto. Fao ha, inoltre, donato delle panchine modulari posizionate all’interno delle varie aree del progetto.