Il piano del lotto giubilare riguarderà, in particolare, le aree di San Pietro, San Giovanni, Aurelio, Barberini, Esquilino, Centro storico, Appia, San Paolo e Ostiense.
È iniziata questa mattina la stagione 2024-25 delle alberature stradali in tutti i municipi di Roma. L’intervento, che doveva iniziare a ottobre ma che è stato posticipato per via delle alte temperature, prevede la piantumazione, tra novembre e gennaio, di 5782 nuovi alberi e 4160 deceppamenti, di cui 1838 abbattimenti. Il piano del lotto giubilare riguarderà, in particolare, le aree di San Pietro, San Giovanni, Aurelio, Barberini, Esquilino, Centro storico, Appia, San Paolo e Ostiense. Inoltre, verrà interessata anche l’area di Prati, con gli interventi nelle vie Cola Di Rienzo, Crescenzio, Grazioli, Trionfale e Telesio, nonché su viale Angelico. E proprio a viale Angelico il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, hanno svolto un sopralluogo per assistere all’inizio dei lavori di riqualificazione dell’alberata stradale. Insieme all’eliminazione delle vecchie ceppaie presenti, vengono ricostituiti i filari con i 14 platani mancanti. Sei di questi vengono messi a dimora oggi, esemplari, per poi proseguire nelle prossime settimane.
Proprio questa mattina, infatti, un deceppatore ha sradicato completamente una ceppaia presente da circa 10 anni per fare posto a un nuovo platano. “Per noi gli alberi sono fondamentali sia per l’arredo urbano ma anche perché hanno una funzione essenziale per il microclima e l’inquinamento acustico – ha affermato il sindaco Gualtieri -. Questo intervento si inserisce nella più ampia strategia di forestazione urbana anche ha come obiettivo 600 mila alberi a Roma e 800 mila nel territorio della città metropolitana e si basa su un masterplan che abbiamo presentato. Non sono piantumazioni fatte come capita ma sulla base di un censimento e di un’analisi dei problemi e dell’individuazione delle specie migliori.
L’intervento è reso possibile grazie a un finanziamento di circa 7 milioni di euro. “Questo è un intervento integrato – ha spiegato Gualtieri – in parte finanziato con le risorse del Giubileo, pari a 5 milioni, e in parte con 1,8 milioni di fondi del dipartimento Ambiente. Inoltre ci sono 460 mila euro del ministero dell’Ambiente per il grande intervento di via Nomentana. Da novembre a gennaio pianteremo 5782 alberi e realizzeremo 4160 deceppamenti. Quindi mettiamo più alberi di quelli che deceppiamo con questa tecnologia molto rapida. Piantiamo nuovi alberi, della massima dimensione possibile, definiti cioè di ‘prima forza’. Qui a viale Angelico ad esempio stiamo piantumando platani tra 10 e i 15 anni. Ma facciamo anche altri tipi di interventi con piante di diverse tipologie, molte dai bellissimi colori come la lagerstroemie, hibiscus, aceri campestri e querce. Già a gennaio saremo arrivati a circa 25 mila nuove alberature stradali dall’inizio della consiliatura, con cui faremo un gran salto di qualità”, ha concluso Gualtieri.
“Iniziamo oggi perché abbiamo aspettato, visto che il freddo non arrivava – ha sottolineato l’assessora capitolina all’ambiente, Sabrina Alfonsi -. Ma abbiamo anticipato, lo scorso anno abbiamo visto che andando verso l’inverno gli alberi hanno una più grande possibilità di adattamento. Gli alberi che hanno sofferto di più sono quelli che abbiamo messo a fine stagione, verso marzo. Questa ceppaia a viale Angelico stava qui da almeno 10 anni e nessuno aveva avuto il coraggio di intervenire, soprattutto sugli alberi grandi, perché si portava appresso delle problematiche stradali. Questo appalto integrato e riesce a togliere la ceppaglia senza fare grandi danni, e la ditta è in grado anche di rifare la tazza secondo le prescrizioni del masterplan delle alberature e di risistemare il marciapiede. In alcuni casi abbiamo anche rimesso i cigli di marmo. Gli alberi stradali sono fondamentali per la respirazione, per il clima e per le isole di calore. Soprattutto per il clima che ci aspetta, dovremo sempre cercare di dare la possibilità alle persone di camminare sempre nel verde, sotto l’ombra dell’albero, che fa 2-3 gradi in meno di quella del palazzo”, ha concluso Alfonsi.