Complimenti alla presidente del l Municipio Sabrina Alfonsi che dalle pagine dei quotidiani manda un messaggio chiaro: “tolleranza zero per le bancarelle piazzate vicino ai siti di maggior pregio”.
Dopo l’esperimento fiorentino di allontanare i bivaccanti insozzatori dai luoghi di culto e storici con la bagnatura di gradini e marciapiedi, (ci auguriamo NON con acqua di rete viste le giuste campagne anti spreco) comunque subito vanificata dal caldo si cercano, nelle città d’arte, soluzioni al degrado che i milioni di turisti fisiologicamente causano. Roma, forse più di ogni altra città italiana è colpita ultimamente da continui sfregi e “fregi” che aggravano una situazione già precaria.
Una ricognizione fra Fontana di Trevi e piazza di Spagna oltre a esaltare, una volta di più l’inadeguatezza delle strutture che la Capitale offre ai visitatori (panchine, bagni, ecc…) dà piena ragione alla proposta della Alfonsi. (tutti tifiamo perchè questa disgustosa battaglia venga vinta). Intorno a fontana di Trevi sono decine i banchetti e i camion bar che vendono “alimentari” cui vanno aggiunti i venditori abusivi di cibi vari e le tante gelaterie, paninerie ecc. La vendita è a ciclo continuo con netta prevalenza di coni gelato che, si sa, hanno l’attitudine di squagliarsi in fretta sporcando persone e cose. Va da sé che le persone si lavino subito mani e visi nella fontana e che si riposino su gradini, balaustre e soglie.
Sia a Trevi chea Spagna abbiamo contato i vigili addetti alla sorveglianza: 3 per Trevi e 2 per la Barcaccia e Trinità dei Monti*. Ci danno dentro con i fischietti e con gli inviti (rigorosamente in inglese) a non stravaccarsi nè tanto meno mangiare. Per un turista gentilmente allontanato ne arrivano altri 10 con cartocci e bibite. In casi estremi la polizia municipale rilascia la multa/verbale che, regolarmente non viene pagata perchè non esiste l’obbligo del saldo immediato!! Abbiamo anche notato che nelle 2 piazze sostano sempre le camionette della Polizia e dei Carabinieri. Ma ci dicono che non è compito loro contribuire a questo tipo di sorveglianza e di ordine nè li abbiamo mai visti avvicinarsi ai venditori non autorizzati di “bastoni per selfie”, cibarie e rose rosse. Allora cosa fanno…?
Anche le indicazioni latitano: piccoli cartelli con informazioni varie da leggere con la lente. I divieti poi stanno in fondo a tutto, sono sbiaditi e hanno il diametro di 1 max 2 euro. Sembrano fatti apposta per non essere visti! Il turismo di” massa”, lo dicono anche le statistiche, è in aumento e nel tempo tenderà ad incrementarsi sempre più.
Non aiutano Roma e la salvaguardia dei suoi beni nè l’andirivieni quotidiano di pullman carichi di comitive nè la leggerezza con cui vengono rilasciate a piene mani le licenze per i veri/fittizi b&b. Tanto per parlare di altre misure prese, questa volta, dal sindaco di Venezia: lo stop a nuovi alberghi e b&b. La giunta ritiene che le 25mila camere e i 47mila posti letto (malcontati, ovviamente) siano, al momento, un limite insuperabile. E nella Capitale? Fra b&b (2000), case vacanze (5.300) e affittacamere (1.800) si arriva ai 10.000 “non alberghi” fra cui poter scegliere. La crescita vertiginosa dei minimarket la dice lunga sulla progressiva domanda di alimentari. E altro fenomeno improvviso è la decisione dei piccoli supermercati di prossimità che nel pieno centro stanno aperti h 24. Anche a Roma si bofonchia sul moltiplicarsi dei posti letto ma, per il momento non sono state prese misure forti. E ognuno si arrangia come vuole. Questo “turismo nascosto” costa alla Città fior di milioni di tassa di soggiorno non riscossa. Milioni con cui si potrebbe progettare una serie di strutture a servizio dei visitatori. Per esempio: i bagni. Il centro di Roma non ha bagni “libero accesso”. O ti affidi al buon cuore del barista, o vai in Galleria Alberto Sordi/Colonna dove ci sono 2 microcessi impresentabili che, oltre tutto, sono a servizio anche di tutte le attività poste nella Galleria! Da questa Città ci passano ogni anno milioni e milioni di turisti. Faranno anche parte del popolo del “mordi e fuggi” culturale, dei grupponi pungolati dalla guida con ombrellino, saranno anche low profile, ma è paradossale che le Istituzioni si indignino davanti ad un degrado che potrebbe e dovrebbe essere ridotto al minimo proprio con investimenti ad hoc pianificati dal Campidoglio. Qua di eterno oltre alle meraviglie lasciateci in eredità, impera il saggio detto: solo chi fa non ha il tempo di parlare e criticare…
* la sera verso la mezzanotte a Trevi sosta una macchina della polizia municipale. Il vigile ci rassicura sulla presenza 24 su 24 ma dice anche
che non è autorizzato a fornire il numero dei colleghi realmente presenti. Che strano, di giorno li vediamo e li possiamo contare. Con il buio
evidentemente diventano “invisibili”.