Attacco hacker Regione Lazio, parola all’esperto: nessuna matrice No Vax

Sono previsti altri attacchi dentro e fuori dal Paese

Non vi è alcuna matrice No Vax dietro l’attacco hacker che ha messo in ginocchio l’intero sistema informatico della Regione Lazio. Questo quanto emerso a margine dell’intervento di Gabriele Faggioli ad Ansa, autore di un’attenta analisi su quanto accaduto. Il Professor Faggioli è Presidente del Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica, e responsabile scientifico dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano.

Si tratta di una vera e propria azione di cybercrime, “L’idea che ci siamo fatti è che l’operazione si configuri esclusivamente come criminale, non legata ad aspetti di tipo ideologico […] Non ci sono evidenze di attività di social engineer e phishing, quindi dietro tutta questa storia potrebbe esserci una persona che conosce bene i sistemi della Regione, (una vera e propria talpa) con una consapevolezza tecnica ben specifica”.

Smontata dunque l’ipotesi paventata fin dai primi momenti successivi all’attacco informatico, nei quali si parlava di una possibile azione organizzata dai No Vax per ostacolare la campagna vaccinale. Lo stesso Faggioli ha poi confermato l’ipotesi che, prevederebbe una serie di attacchi in sequenza: “Visto l’interesse sui vaccini, ulteriori attacchi sono attesi un po’ ovunque, dentro e fuori dal Paese”.

Il centro interessato dall’attacco informatico è il Ced, vale a dire il Centro elaborazione dati del Lazio, e l’attacco è stato di tipo “ransomware cryptolocker”; vale a dire un virus che si diffonde come un file o un semplice allegato di posta elettronica apparentemente innocuo, ma che una volta scaricato ha effetti devastanti. Questo tipo di virus digitale inoltra prevede che gli esperti chiedano un riscatto sotto forma di ingenti somme di denaro, una minaccia che ha portato danni economici globali pari a due volte il valore del pil italiano.

“La situazione rende ancora più importante l’ipotesi di un cloud nazionale con l’opportunità di accentrare le infrastrutture e le applicazioni critiche. In questo modo si potrà creare un network difensivo aggiornato e pronto a rispondere agli attacchi, prevenendoli […] Lo scenario legato alla pandemia è quello che porta maggiori vantaggi ed è lì che continueranno a rivolgersi i criminali nel prossimo futuro”, ha poi concluso il Prof. Faggioli.

Una situazione alquanto critica, in momento fondamentale anche per il Green Pass. Nella giornata sono però arrivate le rassicurazioni di Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità, il quale ha precisato che coloro i quali hanno già effettuato la prenotazione del vaccino prima dell’attacco, potranno comunque procedere con la somministrazione dello stesso presentando la ricevuta di prenotazione.

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