“Oggi su oltre 9mila tamponi nel Lazio (-2.048) e oltre 15mila antigenici per un totale di oltre 24mila test, si registrano 119 nuovi casi positivi (-24), i decessi sono 8 (-3), i ricoverati sono 368 (-24). I guariti 461, le terapie intensive sono 81 (-4)”. Cosi’ l’assessore regionale alla Sanita’ Alessio D’Amato.
“Il rapporto tra positivi e tamponi e’ al 1,3%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 0,4% i casi a Roma citta’ sono a quota 66 – aggiunge -. L’incidenza e’ scesa a 18 casi ogni 100.000 abitanti”.
Il Lazio intanto oggi taglia il traguardo di 4,5 milioni di vaccinazioni, ma rimane il nodo dei richiami ‘eterologhi’, ossia le seconde dosi effettuate con Pfizer o Moderna agli under 60 vaccinati con una prima dose di Astrazeneca. Si attende il parere del ministero, chiesto ieri dall’assessore regionale alla Sanita’ Alessio D’Amato, per chi rifiuta il mix di dosi.
“C’e’ una quota di cittadini, ad oggi stimata intorno al 10%, nella fascia d’eta’ 50/59 anni che rifiuta il mix eterologo” aveva detto l’assessore aggiungendo di aver “sottoposto all’attenzione del Ministero della Salute un’ipotesi di consenso informato per permettere il completamento della vaccinazione, soprattutto in un momento in cui circolano varianti che potrebbero inficiare il percorso che ci portera’ verso l’immunita’”. Per l’assessore, “l’obbligo e’ un errore. La via piu’ efficace e’ quella della persuasione. Non siamo nell’esercito dove bisogna rispettare gli ordini” ha detto in un’intervista al Corriere della Sera. A chiedere chiarezza in tema vaccini sono anche i medici di famiglia. “Per evitare il caos nelle vaccinazioni e’ prioritario il tema sicurezza, ma serve anche buon senso” ha detto Pier Luigi Bartoletti segretario provinciale della Fimmg Roma e vice segretario vicario nazionale Fimmg. “Da lunedi’ – ha aggiunto – nei nostri studi c’e’ grande confusione. I richiami a persone sotto i 60 anni devono essere rimandati e riprogrammati, e quelli sopra i 60 puo’ capitare non siano in numero adeguato alle dosi disponibili. I medici di medicina generale hanno in frigorifero al massimo una fiala e dunque ogni singola dose e’ preziosa. Il rischio di sprechi, benche’ limitato, e’ pero’ una possibilita’ reale” ha concluso.
Intanto prosegue “regolarmente” la campagna vaccinale nel Lazio, arrivata ormai a quota 4,5 milioni di somministrazioni di cui circa 1,6 milioni con il completamento del ciclo vaccinale. “Nelle ultime due settimane siamo stati sempre sopra il target giornaliero assegnato e confermo che l’obiettivo di raggiungere il 70% della popolazione avente diritto vaccinata e’ raggiungibile entro il 10 agosto” ha concluso l’assessore D’Amato.