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Covid: nel Lazio 176 nuovi positivi, 115 a Roma

D'Amato: "casi destinati ad aumentare, priorità è vaccinarsi"

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Oggi nel Lazio si registrano 176 casi di nuovi positivi (+41), 3 decessi, come ieri mentre i ricoverati sono scesi di 4 unita’ e ammontano a 131. Lo rende noto l’assessore alla sanita’ Alessio D’Amato comunicando che sono stati eseguiti quasi 8 mila tamponi nel Lazio (-274) e quasi 17 mila antigenici per un totale di oltre 24 mila test. I guariti sono 140, le terapie intensive sono 26 (-1). Il rapporto tra positivi e tamponi e’ al 2,2% ma se si considerano anche gli antigenici la percentuale scende allo 0,7%. I casi a Roma sono 115.

Nelle province si registrano 15 nuovi casi e si registrano 0 decessi nelle ultime 24h. In particolare, nella Asl di Frosinone si registrano 4 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso gia’ noto e 0 decessi; nella Asl di Latina si registrano 8 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso gia’ noto e 0 decessi. Nella Asl di Rieti si registrano 3 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso gia’ noto e 0 decessi. Nella Asl di Viterbo si registrano 0 nuovi casi e 0 decessi.

“I casi positivi, a causa della variante Delta, sono destinati ad aumentare, soprattutto tra chi non si e’ vaccinato o non ha ancora completato il percorso vaccinale. La priorita’ e’ vaccinarsi e mantenere alta l’attenzione sulle regole di prevenzione dal contagio, non facciamo gli stessi errori della scorsa estate”, ha comunicato l’assessore alla Sanita’ e Integrazione sociosanitaria, Alessio D’Amato.

“Oggi abbiamo superato nel Lazio i 5,8 milioni di somministrazioni e il 50% di seconde dosi tra gli over 18. L’obiettivo di arrivare al 70% rimane quello della prima settimana di agosto. Continuano le prenotazioni anche della fascia junior 12-16 anni, che oggi e domani faranno i richiami degli Open Day delle scorse settimane. E’ fuori luogo in questa fase parlare di nuovi richiami se non si completa prima il percorso di vaccinazione. Bene ha fatto l’Oms a sottolineare che e’ prematuro parlare di ulteriori richiami in questo momento senza solide basi scientifiche”.

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