Covid, prorogato obbligo mascherine fino al 30/9 per trasporti

Anche negli ospedali e nelle Rsa. Sono state oltre 46 miliardi le mascherine utilizzate in Italia da inizio pandemia

Le mascherine restano sui mezzi pubblici fino al 30 settembre. Restano anche nelle Rsa e negli ospedali. Scompare l’obbligo delle mascherine nelle scuole. Per quanto riguarda i voli internazionali e’ in corso una riflessione. Queste le decisioni del Consiglio dei Ministri sull’obbligo delle mascherine da oggi.

La ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, afferma che “per l’obbligo delle mascherine nel trasporto aereo sono in corso verifiche tecniche”. Su questo tema il Cdm non ha ancora preso una decisione.

“Per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione, nonché degli esami conclusivi dei percorsi degli istituti tecnici superiori, per l’anno scolastico 2021-2022 non si applica” l’obbligo di mascherine.

Sono oltre 46 miliardi le mascherine utilizzate in Italia da inizio pandemia a oggi e ben 129 miliardi a livello globale quelle consumate ogni mese, ovvero 3 milioni al minuto. Questa la stima che arriva da Sima, Societa’ italiana di Medicina ambientale, nel giorno in cui scade in Italia l’obbligo di utilizzo della mascherina in alcuni luoghi al chiuso come cinema, teatri e impianti sportivi. Ai circa 2 miliardi di mascherine utilizzate in Italia dalla popolazione scolastica a partire dallo scoppio dell’emergenza Covid-19 nel nostro paese, si aggiungerebbero i 16 miliardi in capo ai lavoratori e una quota stimabile in 28 miliardi per l’utilizzo quotidiano nelle varie situazioni indoor e outdoor dall’inizio dell’emergenza sanitaria, per un totale di 46 miliardi di mascherine.

‘Sul fronte dell’ambiente, le mascherine hanno avuto un impatto paragonabile a quello di uno tsunami – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani – L’Oms ha stimato in 3,4 miliardi le mascherine che finiscono ogni giorno nella spazzatura, assieme a 140 milioni di kit di test, che hanno il potenziale di generare 2.600 tonnellate di rifiuti non infettivi (principalmente plastica) e 731.000 litri di rifiuti chimici. Uno studio su Environmental Advances ha rivelato come buona parte delle mascherine finisca in acqua (quasi 5.500 tonnellate metriche di plastica ogni anno con una stima al ribasso). Una singola mascherina potrebbe rilasciare fino a 173mila microfibre di plastica al giorno negli oceani, con possibili danni da ostruzione in seguito a ingestione da parte degli animali acquatici, ed effetti tossicologici dovuti alla veicolazione di contaminanti chimici e biologici. Preoccupa inoltre la presenza di frazioni sub-micrometriche, potenzialmente capaci di attraversare le barriere biologiche’.

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