Covid: schizzano i contagi in Veneto. Speranza: “Siamo nel pieno della pandemia”

Sono 2.656 i nuovi casi nelle ultime 24 ore, il totale sale a 519.814. Pesante anche il conto delle vittime, con 14 morti e il totale a 11.977

Salgono i contagi da coronavirus in Veneto: nelle ultime 24 ore si contano 2.656 nuovi casi, che portano il totale a 519.814. Mente le vittime sono 14 e il totale dei morti fino a oggi è di 11.977 persone.

Sale anche l’incidenza dei positivi sui 96.040 tamponi – di cui 26.044 molecolari e 69.996 antigenici – che è del 2,76%. Gli attuali positivi sono 32.107, 1.258 in più rispetto alle 24 ore precedenti. Cresce la pressione sulle strutture sanitarie, con 568 ricoveri (+15) in area non critica e 108 (+3) in terapia intensiva.

“Sono ancora giorni non semplici e siamo nel pieno di una pandemia che vede numeri crescenti in tutta Europa e anche nel nostro Paese, sia pure leggermente più bassi. Ancora in queste ore dovremo investire con ogni energia sulla vera leva che abbiamo, la campagna di vaccinazione: i numeri degli ultimi giorni sono incoraggianti e c’è una crescita delle terze e anche delle prime dosi”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un videomessaggio in occasione dell’evento Healthcare Summit del Sole 24 Ore.

Intanto, per accelerare la campagna tornano gazebo, drive through e medici in caserme, piazze, padiglioni delle fiere e – a Palermo – perfino dal barbiere. L’input sul potenziamento della campagna vaccinale indicato dal Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, dà il via al rafforzamento della macchina delle somministrazioni, che dovrà tornare a pieno regime con punte di 450mila inoculazioni al giorno già dalla prossima settimana. E se il Governo richiede in sostanza gli stessi numeri delle iniezioni effettuate quotidianamente mesi fa, le Regioni sollecitano la riapertura di hub vaccinali che saranno messi a disposizione dalla Difesa in accordo con la struttura commissariale.

In base alle disponibilità, saranno dunque autorizzate ulteriori aperture di questo tipo di strutture, a partire dalla Calabria. Ma non è l’unica necessità del momento: “serve più personale per poter vaccinare di più”, dicono ancora dai territori. In effetti, sulla spinta dei timori per il diffondersi della variante Omicron e dopo le misure previste sul Super Green pass dal 6 dicembre, le cifre crescono di giorno in giorno. Sono state 32.473 le prime dosi somministrate nelle ultime 24 ore in Italia, un livello che non si aveva da oltre un mese (21 ottobre), mentre le terze dosi continuano a correre con quasi 300 mila (293.177) booster, arrivando a 6.237.051. In tutto, comprese le 27 mila nuove persone vaccinate (con due dosi), sono state 352.683 mila le dosi giornaliere arrivando ad un totale di 95.984.088 di vaccini somministrati, pari al 94,3% del totale a disposizione delle regioni.

I numeri aumenteranno ancora progressivamente, dopo l’inizio delle inoculazioni della terza dose anche per gli over 18 a partire da queste ore, in attesa che arrivi il turno della fascia di età 12-17. Poi, probabilmente a fine dicembre, sarà possibile immunizzare anche i bambini dai 5 agli 11 anni.

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