Essere felici ai tempi del Coronavirus

come gestire l'isolamento garantendo a se' stessi una crescita personale

C’è chi lavora dodici ore al giorno, chi chatta con amici e parenti, chi cucina e chi fa fitness in cinquanta metri quadri. Riempire il proprio tempo sembra il modo più sicuro per sfuggire alla solitudine e alla depressione in queste settimane.

Eppure dare peso ai propri bisogni invece di rispondere ad aspettative esterne è ancora più importante per vivere bene la “clausura forzata”. Ne è convinta Antonella Lombardi, formatrice di Personal Empowerment che segue la disciplina del Professor Sandro Formica, che ha ideato e portato in Italia “la Scienza del Sé”, una materia che nasce da basi scientifiche per lo sviluppo dell’autoconsapevolezza e del vivere più felici. La felicità non è uno stato esterno, è un “inside job”, è come un muscolo che va allenato.

Avvicinatasi a questo nuovo approccio che pone la felicità al centro della propria vita, Antonella Lombardi spiega quali, a suo avviso, sono le opportunità di questo complicato periodo di grandi limitazioni.

E vero che molti di noi sperimentano uno stato nuovo di paura e se i rischi per la salute in casa diminuiscono, l’isolamento forzato può mettere tuttavia a dura prova la nostra salute emotiva.

“Stiamo vivendo un periodo di calma imposta, è vero – rileva Antonella Lombardi – questo è per tutti uno stato nuovo, improvviso, che ci ha colti impreparati. E’ un tempo di grandi incertezze. Le notizie negative ci ricordano costantemente questa instabilità”. Di qui la domanda assillante che ognuno di noi si pone: cosa succederà domani quando usciremo da questo blocco? Come cambieranno i nostri rapporti con gli altri sia nel privato che nel lavoro? Come sarà la nostra economia, il nostro lavoro?

Per combattere tristezza e ansia sul futuro “dobbiamo impegnarci a riconoscere i pensieri negativi che generano emozioni dolorose e cercare di sostituirli con immagini positive e con azioni di costruzione del futuro” – secondo Lombardi.

Se tante coppie “scoppiano” a causa delle tensioni della vicinanza prolungata, i single ad esempio sono condannati a vivere in solitudine, almeno in senso “fisico”. E allora, “è il momento propizio per crescere sia culturalmente che professionalmente ma ancor di più è il tempo per mettere ordine in noi stessi; a qualunque età è importante domandarsi dove stiamo andando”.

Più facile a dirsi che a farsi. Eppure “un esercizio utilissimo è fermarsi a scrivere su un taccuino i propri punti di forza e debolezza. Conosciamo quali sono i nostri bisogni? I nostri valori? Quali talenti ho? Come li utilizzo, li nutro o li trascuro? Qual è la mia motivazione di vita? Rispondere a queste domande è come accendere uno spot che illumina l’essere e quando si è illuminati si porta luce anche tutt’intorno” – sostiene Lombardi.

Rimane, per chi è abituato a lavorare molto, il rischio di riempire completamente il proprio tempo di vita, che prima era nettamente separato da quello dedicato all’ufficio. Meglio occupare ogni minuto per evitare di sentirsi improduttivi o cadere nella depressione?

Anche su questo Antonella Lombardi ha dei dubbi: “Le domande da porci sono: improduttivi rispetto a cosa? Sono certo che lavorare ogni minuto della giornata mi porti ad essere produttivo?”

“La Scienza del Sé ci dice che per valere bisogna Essere, cioè bisogna avere sviluppato un alto livello di auto-consapevolezza; significa essere più felici e la felicità è lo stato d’animo con cui si liberano le capacità di apprendimento, di concentrazione, lucidità, creatività, tutte risorse che portano la persona ad essere più efficiente e soprattutto ad avere una produzione di qualità più elevata”.

Anche per i genitori questo è un momento intenso, a tu per tu con i propri figli h24. “Ovviamente non è pensabile una convivenza così lunga senza qualche conflitto, soprattutto nelle abitazioni piccole dove gli spazi vanno condivisi tra più persone. Il dialogo sereno nasce sempre dall’ascolto dell’altro. In questo i genitori hanno una grande responsabilità. Non si può pretendere di essere ascoltati se non abbiamo prima insegnato ad ascoltare”.

Come fare? “Il vero ascolto deve essere silenzioso, senza giudizio né pregiudizio, l’ascoltatore deve dimenticare sé stesso, cioè il suo pensiero. Il genitore deve avere la volontà, il desiderio di “immergersi” nel mondo del figlio trascurando le proprie convinzioni. Senza ricevere segnali di approvazione o condanna, chi si esprime avrà un’apertura totale e libera perché si sentirà completamente accolto”.

Come mettere a frutto la “calma apparente” di questo momento storico? Antonella Lombardi punta su alcuni strumenti appresi dallo studio del metodo di Sandro Formica. “Essere resilienti è il diktat di oggi, ma come diventarlo? La Scienza del Sé risponde chiedendo di coltivare l’essere cioè lavorando sullo sviluppo della self-leadership.

A questo scopo molte persone ci chiamano da tutta Italia per usufruire delle ore del progetto #Fortinsieme, lo scopo è offrire, gratuitamente, il nostro tempo e le nostre competenze per lo sviluppo dell’auto-consapevolezza tramite il metodo della Scienza del Sé” – conclude Lombardi.

Per affrontare il ritorno alla nuova normalità è indispensabile attivarsi ora, partire da sé stessi, dalle proprie risorse per essere pronti ad affrontare le sfide che incontreremo dopo il coronavirus.

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