In occasione della Giornata mondiale contro il fumo la Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs presenta l’ambulatorio del nodulo polmonare. L’ambulatorio – che accoglie i pazienti che attraverso una radiografia o una tac del torace scoprono di avere un nodulo del polmone – dopo la prima visita, se necessario, inserisce i pazienti all’interno del “percorso polmonare”. Si tratta di un iter diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) che li guida attraverso vari step (Tac polmone con mezzo di contrasto, Pet/Tac, Broncoscopia con ecografia endobronchiale, biopsia Tac guidata) necessari per arrivare a una diagnosi circostanziata e indirizzarli verso il trattamento più appropriato per il loro caso specifico.
“Ogni anno al Gemelli operiamo circa 500 casi di tumore del polmone – spiega Stefano Margaritora, direttore della Uoc di Chirurgia toracica del Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e professore ordinario di chirurgia toracica all’università Cattolica, campus di Roma – ma la strada per arrivare al trattamento, chirurgico o oncologico, a volte è lunga e porta via molto tempo, se non avviene all’interno di un percorso ben organizzato come quello disegnato nel nostro Pdta. Per questo abbiamo deciso di aprire questo ambulatorio, che è una sorta di porta aperta verso l’esterno, per accogliere le persone con una diagnosi di nodulo polmonare e permettere loro di accedere facilmente e rapidamente al percorso diagnostico-terapeutico, messo a punto qui al Gemelli”, aggiunge.
Ogni anno vengono diagnosticati in Italia circa 42mila nuovi casi di cancro del polmone (1.200 dei quali all’interno del Comprehensive Cancer Center del Gemelli); purtroppo in 8 casi su 10 si tratta di tumori in stadio avanzato, che limita di molto sia le possibilità di trattamento, che di guarigione. Per questo è fondamentale la diagnosi precoce, mirata soprattutto alle categorie a rischio, tipicamente quella dei forti fumatori da almeno 20 anni (i maschi fumatori hanno un rischio maggiorato di 23 volte di sviluppare nel corso della vita un tumore del polmone). E la possibilità di accedere rapidamente ai vari passaggi di un iter diagnostico complesso è fondamentale per i pazienti. Il 90 per cento circa di tutti i decessi da tumore del polmone – prosegue il Gemelli nella nota – è ancora oggi correlabile al fumo, che peraltro è un importante fattore di rischio anche per tanti altri tumori e malattie croniche. Molte società scientifiche nord americane si sono già pronunciate in materia di ‘screening’ del tumore del polmone; l’Europa (e l’Italia) non ancora. Le ultime linee guida americane (Us Preventive Services Task Force e National Comprehensive Cancer Network) suggeriscono di sottoporre ogni anno a Tac torace spirale a basso dosaggio, i soggetti ad alto rischio, cioè quelli al di sopra dei 50 anni con una carriera da fumatori quantificabile in ≥20 pack/anno (corrispondenti a ≥ 20 sigarette al giorno, fumate per 20 anni), che siano ancora fumatori attivi o che abbiamo smesso da meno di 15 anni. La Giornata mondiale contro il Fumo (World no Tobacco Day), si celebra ogni anno il 31 maggio a partire dal 1988. Scopo delle celebrazioni è di accendere i riflettori sull’epidemia di tabacco e sui danni e le morti premature che causa.