Il mondo corre per la pace, Maratona Roma tra pettorali arcobaleno e colori Ucraina

Vince l'etiope Tefera: 42 chilometri in 2h06:48. È il nuovo record

Sono accorsi in undicimila da tutto il mondo a Roma per la 27esima edizione della Maratona quest’anno dedicata alla pace in Ucraina. Pettorali con i colori della bandiera della pace, coriandoli gialli e blu per richiamare le cromature della bandiera ucraina, le note della colonna sonora del film “Il Gladiatore” e il tradizionale sparo di inizio sostituito da una bandiera arcobaleno sventolata al cielo: così la Capitale stamattina è tornata a correre la sua Maratona dopo due edizioni annullate a causa della pandemia.

Migliaia di curiosi si sono assiepati lungo il percorso da 42,195 km che ha toccato i luoghi più belli, dal punto di vista archeologico e paesaggistico, della città: da via dei Fori Imperiali i maratoneti hanno corso lungo le strade del centro storico e hanno attraversato i quartieri Ostiense, Marconi, Portuense, Testaccio, San Pietro-Borgo, Prati, Della Vittoria, Campi Sportivi, Parioli, Villaggio Olimpico, Flaminio. Numerose le strade chiuse e interdette al traffico, molte le modifiche al servizio del Trasporto pubblico locale, in una giornata di festa che ha preso il via alle 8:30 quando l’assessore allo Sport di Roma, Alessandro Onorato – in sostituzione del sindaco Roberto Gualtieri, impossibilitato a partecipare perché positivo al Covid – ha sventolato la bandiera della pace e i corridori professionisti hanno iniziato a marciare.

Con il pettorale numero 1, in testa alla carica dei migliaia in corsa, l’amatissimo ultrarunner romano, re dei maratoneti, Giorgio Calcaterra: “È sempre un’emozione correre a Roma, la mia città. Questa è la mia ventesima partecipazione e come sempre cercherò di migliorarmi. Farò di tutto per divertirmi”, ha detto, invitando i maratoneti tutti a fare lo stesso. La competizione infatti è aperta anche a dilettanti e amatori, per i quali è previsto un percorso semplificato da 5 km, la cosiddetta Fun Race stracittadina.

Sono stati diciannove in totale gli atleti professionisti sulla linea di partenza per la 27esima Acea Run Rome The Marathon nell’ambito della competizione maschile: otto etiopi, sei keniani, quattro italiani e un marocchino. Tra le donne le professioniste in gara sono state otto: quattro etiopi, due keniane e due italiane. Ad aggiudicarsi il primato maschile l’etiope Fikre Bekele con un tempo di 2 ore 6 minuti e 48 secondi. Alla gara hanno partecipato atleti e maratoneti da 102 Paesi del mondo tra cui alcuni provenienti dall’Ucraina in guerra: tra loro la giovane madre 30enne, Viktoria Gudyma, rifugiatasi in Polonia e accolta a Roma alcuni giorni fa.

Una campagna di sensibilizzazione nei confronti della crisi del popolo ucraino è stata predisposta dagli organizzatori dell’evento attraverso la collaborazione con Banco alimentare Roma ma anche mediante contributi diretti dei partecipanti. Lo spirito, spiegano dall’organizzazione, è “rafforzare l’importanza dello sport come simbolo di unione tra i popoli”.

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