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La variante Delta sarà al 90% prima di settembre

Due settimane per capire peso. Speranza, guardia alta, ma bene dati

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Forse gia’ prima di settembre la variante Delta in Italia sara’ al 90% mentre serviranno, secondo gli esperti, ancora due settimane per capire un po’ di piu’ gli effetti sui contagi Covid-19. Intanto il nostro Paese puo’ godere di dati stabili che segnano certamente una nuova fase dell’epidemia, come ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, anche se, dice, la “guardia va tenuta alta” soprattutto riguardo alle varianti “che rendono la sfida piu’ difficile”.

“I numeri con cui facciamo i conti ogni giorno sono significativi: avevamo quasi 30.000 persone nei nostri ospedali ora ne abbiamo meno di 1500 quindi meno 95%, avevamo 3800 persone in terapia intensiva ora ne abbiamo circa 220 quindi siamo anche in questo caso a meno 90% e anche il tasso del numero dei contagiati quotidiano e’ molto molto sceso”, dice Speranza che e’ intervenuto alla presentazione a Roma della ‘Costituzione etica’ Federazione nazionale dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

“Ma e’ chiaro – aggiunge – che non e’ chiusa. Intanto i numeri del bollettino quotidiano del ministero della Salute sui contagi parla di 932 i positivi nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto a ieri, quando erano stati 794; 22 le vittime in un giorno, 6 in meno di ieri. I casi in Italia dall’inizio dell’epidemia sono 4.262.511, i morti 127.637. I dimessi e i guariti sono invece 4.089.298, con un incremento di 3.110 rispetto a ieri, mentre gli attualmente positivi scendono a 45.576 in calo di 2.203 nelle ultime 24 ore. In isolamento domiciliare ci sono 43.978 persone (-2.119). Sono 228.127 i tamponi molecolari e antigenici nelle ultime 24 ore contro i 199.238 di ieri. Il tasso di positivita’ e’ stabile allo 0,4%. Scendono ricoverati e terapie intensive: 204 i pazienti ricoverati in intensiva (-9 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite). Gli ingressi giornalieri sono stati 2, entrambi in Campania. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.394 , in calo di 75 unita’ rispetto a ieri. Numeri incoraggianti sui quali incombe l’incognita della variante Delta. “Si trasmette piu’ rapidamente, il 60% in piu’ rispetto a quella Alfa e credo che in Italia avremo il 90% della diffusione di questa variante prima di settembre”, afferma Francesco Broccolo, direttore del laboratorio Cerba di Milano. Secondo l’ultima indagine rapida in Italia al 22 giugno la variante Delta (B.1.167.2) del virus SarsCov2 aveva una prevalenza pari al 22,7% ed e’ stata identificata in 16 Regioni/Province autonome, con un range tra lo 0 e il 70,6%.

“Vediamo i dati fra 10-15 giorni e comunque l’uso della mascherina in questa fase resta fondamentale in tutte le occasioni di assembramento”, dice l’epidemiologo molecolare dell’Universita’ Campus Biomedico di Roma, Massimo Ciccozzi. Secondo gli esperti e’ necessario pero’ avere piu’ dati e soprattutto piu’ tamponi molecolari. A cercare la Delta e’ la Sardegna (che con il 66,7% e’ seconda in Italia dopo il Friuli Venezia Giulia per incidenza di questa variante) nelle zone turistiche con un piano da 2. 500 tamponi al giorno mentre nel Lazio l’Assessore alla Sanita’, Alessio D’Amato, annuncia di aver richiamato tutti gli over 60 anticipando AstraZeneca a 56 giorni. In Abruzzo 28 i nuovi positivi e a preoccupare e’ proprio la variante Delta. Nel mondo il presidente iraniano Hassan Rouhani ha messo in guardia verso quinta ondata con variante Delta; in Tunisia lockdown in molte delegazioni del governatorato di Sfax; in Indonesia, a Giava e Bali quasi 28mila casi e al via severe misure restrittive. Infine l’importanza della vaccinazione completa. In base ad uno studio del Public Health England, con una dose l’efficacia e’ del 33%. Mentre Pfizer e Moderna, secondo una ricerca Usa su quasi 4mila persone, sono efficaci su reinfezioni e sintomi per il 91% con due dosi.

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