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Natale: soldi, amore e “liberaci dal traffico”, le speranze dei romani sull’albero a Termini

alla stazione torna “l’albero dei desideri”

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Il Natale si avvicina e alla stazione Termini torna “l’albero dei desideri”, dove i romani affidano i loro sogni a Babbo Natale per chiedere soldi, amore ma con un pizzico di ironia, anche di liberarli dal traffico che attanaglia da oltre un anno la Capitale, a causa dei migliaia di cantieri in corso. Così viaggiatori e passanti, grandi e piccoli, lasciano il proprio desiderio su post-it e fazzoletti di carta scritti anche in lingue diverse, sospesi tra le luci e le palline rosse, argento e dorate dell’abete della stazione. Il primo e più diffuso pensiero quest’anno, complice anche la crisi dei consumi e i rincari, è rivolto alle condizioni economiche della propria famiglia. “Caro Babbo Natale, alcune persone so’ investimenti, altre so’ tasse”, scrive laconico Emanuele. “Caro Babbo, per Natale di quest’anno vorrei una rendita mensile, o meglio un vitalizio, di 7.000 euro al mese, para disfrutar de la vida sin tener que trabogare. Quando passi da Roma fatti sentire che ci beviamo una birretta”, si legge su un altro biglietto. E così, nel vortice di bigliettini, spunta l’ironia locale: “Caro Babbo Natale, fa’ che Roma sia meno invasa dal traffico nel 2025! Buon Natale a tutti quelli che leggono”. Non manca, e come poteva?, un riferimento al Giubileo. “Caro Dio, in vista dell’imminente Giubileo, siamo indulgenti con te e ti perdoniamo questi primi 25 anni che ci hai dispensato… Ora però vedi di darti da fare che noi, come sempre, stamm’ senz’ na lir’. Fiduciose che tu possa indicarci una ‘cura’ miracolosa per la nostra misera condizione, ti auguriamo buone feste”, scrivono Ca’ e Ca’.

Nel caos quotidiano, tra il rumore dei treni che partono e arrivano, i passanti aggiungono i loro desideri sull’albero e il pensiero dei più giovani è ovviamente rivolto alle sfide del futuro, imminente o remoto: “Quest’anno a Babbo Natale ho chiesto di portarmi fortuna per l’università, spero di laurearmi in tempo il prossimo anno e magari trovare anche subito lavoro, perché no”, racconta Marco, studente universitario. Vicino a lui, Marta, pensionata, fa sapere che non perde mai l’occasione di scrivere a Babbo Natale: “Sono qui per scrivere a Babbo Natale come ogni anno, la trovo un’idea originale e che ci unisce tutti. Chiedo sempre la stessa cosa: salute per me e per i miei cari perché senza di quella non c’è niente che valga”. Accanto a questi desideri, in tanti chiedono fortuna in amore o in famiglia: “Caro Babbo Natale, quest’anno ho conosciuto una ragazza e nonostante sia da poco nella mia vita ho la sensazione di conoscerla da un sacco di tempo e questo la rende speciale. Quindi per favore falla rimanere più a lungo possibile e fai in modo che ogni momento insieme sia indimenticabile”, è il sogno di Asia. Il desiderio di Francesca invece è che i suoi genitori “fossero eterni, vorrei renderli orgogliosi di me e vedere tutti i miei sogni realizzarsi, vorrei semplicemente vivere per sempre circondata dal loro amore e affetto”.

Tra le richieste c’è anche quella di chi crede, senza riserve, alla magia del Natale e chiede di riabbracciare un genitore scomparso: “Vorrei che tornassi ancora per un ultimo Natale insieme perché da quando non ci sei non è più festa nei nostri cuori. My dad is my hero, ci manchi papone mio”, scrive Federico. Oppure quelli che accorciano le distanze tra felicità e serenità e chiedono a Babbo Natale di approdare a una quotidianità ordinaria ma soddisfacente: “Vorrei lavorare in un posto tranquillo, soddisfacente, gioioso, che renda piene le mie giornate”, si legge su un biglietto.

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