Roma: È boom di casi di per scarlattina, contagi in aumento

Paura per gli anziani

È boom nella Capitale di casi di scarlattina, una malattia infettiva, tipica dei bimbi, che è causata da un’infezione di un particolare tipo di batterio, lo Streptococcus pyogenes del gruppo A. Lo scrive il Messaggero.  Quindi, si tratta di una patologia causata da un batterio e non da un virus, così come invece lo sono di solito le altre malattie infettive tipiche dell’età infantile. Quelle, in sostanza, che toccano i bimbi e che spesso hanno come “focolaio” i luoghi dove giocano o le aule scolastiche. Tante sono le persone allarmate per i loro piccoli: sono loro a essere presi principalmente di mira da questa patologia. I sintomi, oltre che perla classica lingua a fragola (che all’occhio del medico non lascia praticamente dubbi), si caratterizzano anche per febbre, mal di testa, vomito. Quindi, sono chiaramente distinguibili da quelli di una classica influenza stagionale.

La Regione Lazio ha deciso di rafforzare la comunicazione della campagna vaccinale per spingere i genitori a immunizzare i loro piccoli. Una scelta in linea con il rafforzamento delle campagne vaccinali fatte nell’ultimo periodo proprio per ridurre lo sviluppo delle malattie infettive. Non ultimo, il contenimento di Sars Cov-2, il virus che causa il Covi d-19, la cui campagna è arrivata a un nuovo richiamo.

Ma la scarlattina non è solo una questione “da bimbi” che si può archiviare tra le malattie che colpiscono solo i più piccoli. Anzi, in casa è opportuno organizzarsi per limitare il più possibile le occasioni di un eventuale contagio.

«La scarlattina può colpire, sebbene in misura minore, anche persone adulte, ed avere gli stessi sintomi del bambino, con il classico esantema dal collo-inguine, il mal di gola e tutti i sintomi che coinvolgono i più piccoli – dice Stefano Ronzoni, responsabile del reparto di Geriatria e Pneumologia dell’ospedale Israelitico al quotidiano romano – II focolaio epidemiologico può partire dal bambino in età scolastica e poi passare al genitore e al nonno. Nell’adulto e nell’anziano può portare a casi di polmonite da Streptococco pyogeni, poco indagato dalla letteratura scientifica, che però colpisce uno su 100mila abitanti ogni anno, ma che ha una mortalità elevata».

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