Il progetto prevede la sperimentazione di forme innovative di coltivazione nelle serre del giardino e di promozione di nuovi modelli di cura del verde e dell'ambiente, coinvolgendo associazioni, imprese, cittadini e istituzioni locali
In autunno riapre al pubblico il Casale dei Cedrati a Villa Pamphilj. A scriverlo è il Corriere della Sera che spiega che si tratta dell’ultimo capitolo di un percorso iniziato nel 2013 e segnato da diverse interruzioni, vicende giudiziarie e lentezze burocratiche.
Il progetto prevede la sperimentazione di forme innovative di coltivazione nelle serre del giardino e di promozione di nuovi modelli di cura del verde e dell’ambiente, coinvolgendo associazioni, imprese, cittadini e istituzioni locali. Verrà dato spazio anche alle residenze per giovani artisti, per creare luoghi di confronto culturale sui temi della sostenibilità e del cambiamento climatico. Non mancheranno quindi mostre, attività didattiche, proiezioni, letture ma anche lezioni sulla storia dei giardini di Roma, che vanta il primato di città più verde d’Europa.
L’edificio – spiega il Corriere – è già restaurato. I lavori sono stati avviati nel 2015 , dopo che il consorzio Casale dei Cedrati – presieduto da Francesco Cochetti e costituito da due cooperative e da un’associazione di cittadini del territorio – ha vinto un bando pubblico del Comune. La prima apertura, nel 2016, però ha avuto vita breve: dopo soli tre mesi il Casale è stato chiuso in seguito a una vicenda giudiziaria che poi si è conclusa positivamente con la conferma della concessione al consorzio.
Nell’ambito dell’intesa raggiunta, con la Soprintendenza capitolina ai Beni Culturali, l’assessorato capitolino all’Ambiente e il XII Municipio, il consorzio si è anche reso disponibile a prendersi cura degli spazi e delle aree verdi attorno al Casale. In questi mesi si procederà a ripristinare i luoghi deteriorati dagli anni di chiusura e di abbandono. Mentre in autunno la struttura sarà riaperta definitivamente.