Traversata a nuoto del Tevere per i diritti dei disabili

L'impresa di Cimmino, 55 km dal centro di Roma fino al mare

Il fiume Tevere

Attraversare il Tevere a nuoto fino al mare per superare le barriere e garantire a tutti gli stessi diritti. E’ questa l’impresa di Salvatore Cimmino, atleta e ideatore del progetto “A nuoto nei mari del globo, per un mondo senza barriere e senza frontiere”, che oggi, domenica 9 ottobre, in occasione del Tevere Day, effettua per la prima volta la traversata, di 55 km, del fiume Tevere dal ponte Duca d’Aosta fino a Ostia per la tappa “Roma-Ostia a nuoto”, 19 del suo viaggio in giro per il mondo.

Il nuotatore, con la gamba destra amputata, sostituita da una protesi, con questa traversata vuole portare un messaggio importante: abbattere qualunque barriera e qualunque difficolta’. “Chi vive con una disabilita’ motoria, intellettiva, cognitiva, sensoriale o psichica ha il diritto a una vita piena e dignitosa. Questo traguardo e’ raggiungibile solo attraverso l’equiparazione degli infortuni nella vita con gli infortuni sul lavoro. Al pari di ogni individuo, le persone con disabilita’ devono poter godere della loro piena cittadinanza e prendere liberamente le decisioni che li riguardano”, ha dichiarato Salvatore Cimmino che ha lanciato una Proposta di Legge per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti delle persone con disabilita’ e sulla necessita’ di azioni concrete per liberare il mondo dalle barriere fisiche, sociali e culturali. L’evento, supportato da Marevivo, in collaborazione con Mondo Sommerso, vede il coinvolgimento diretto di Capitaneria di Porto di Roma, Operatori Aliquota Carabinieri Subacquei di Roma, Croce Rossa Italiana di Ostia, Reparto Tutela Fluviale della Polizia Locale Roma Capitale, Lega Navale di Ostia, Federazione Italiana Canoa e Kayak.

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