Al via un nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia della Sapienza presso il Polo di Rieti. L’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) ha infatti accolto la proposta della Facoltà di Medicina e odontoiatria dell’Ateneo, accreditando il nuovo corso dall’anno accademico 2024-2025. Il corso di studi di Medicina e chirurgia “G” recepisce da subito gli aggiornamenti richiesti dal MUR, anticipando quanto diverrà obbligatorio per i corsi già presenti a livello nazionale: gli studenti che si immatricoleranno il prossimo anno accademico potranno acquisire anche gli elementi della medicina digitale e della medicina del territorio a supporto delle fondamentali conoscenze cliniche.
“Si tratta di un importante risultato che premia lo sforzo di Sapienza per implementare la capacità di formazione dei laureati in Medicina e chirurgia, in linea con le esigenze formative rappresentate dai Ministeri competenti – dichiara la rettrice Antonella Polimeni – La Sapienza rafforza la presenza dell’Università sul territorio, uno degli obiettivi di governo dell’Ateneo, che ha attivato presso il polo di Rieti corsi di studio anche in ambito ingegneristico ed economico. Proprio in questa ottica di potenziamento dell’offerta formativa e dello sviluppo di un polo di ricerca integrato– prosegue la Rettrice – Sapienza e Tuscia hanno ottenuto dal Mur il finanziamento di un accordo di programma che è stato presentato lo scorso anno alla presenza del ministro Anna Maria Bernini. A tal proposito desidero ringraziare il ministro Anna Maria Bernini per il supporto che ha dato e che vorrà continuare a fornire a questo progetto così importante anche per il territorio. L’iter di attivazione del nuovo corso Medicina e chirurgia – conclude la Rettrice – è frutto di una piena sinergia con la Regione Lazio, la Asl Rieti, l’Ordine dei medici della provincia di Rieti, con le istituzioni locali, in particolare il Comune di Rieti, che hanno supportato le esigenze clinico-assistenziali e logistiche necessarie a dare forza alla proposta di accreditamento del corso”.
“Aver portato il corso di medicina dell’Università Sapienza a Rieti rappresenta uno sviluppo per la sanità territoriale, anche in vista del Pnrr – dichiara il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca -. È fondamentale, infatti, investire nella formazione dei nuovi medici per garantire una sanità regionale sempre più efficiente e all’avanguardia. Questo risultato è il frutto di una collaborazione istituzionale avvenuta in un anno di governo con la Asl e il Comune di Rieti. Ringrazio tutti gli attori principali, perché quella di oggi è una notizia di enorme importanza per una provincia duramente colpita dal sisma del 2016. La facoltà di medicina a Rieti rappresenta solo l’inizio di un ampliamento dell’offerta formativa universitaria regionale e della stretta collaborazione tra Comune e Regione”. “Esprimo grande soddisfazione – commenta il commissario straordinario della Asl Rieti Mauro Maccari – per l’ufficializzazione dell’arrivo dell’Ateneo della Sapienza all’interno dell’ospedale De Lellis di Rieti. È un percorso sul quale abbiamo lavorato molto e con grande serietà in sinergia con le amministrazioni locali e regionali. Ringrazio sentitamente i tanti, a partire dai colleghi all’interno della Asl, che hanno collaborato affinché l’obiettivo potesse essere raggiunto e sono certo che, anche attraverso questo fondamentale step, saremo in grado di rafforzare l’offerta del servizio sanitario sul territorio della provincia di Rieti”. “L’avvio dei corsi di medicina a Rieti – aggiunge il Sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi – è un sogno che si avvera. Un obiettivo che la Città ha inseguito da decenni e che adesso si concretizza grazie al duro, costante e serio lavoro compiuto da tutti gli attori del territorio, in primis dalla Asl di Rieti, dal Comune e dalla Regione che hanno saputo cogliere la grande disponibilità offerta dall’Università La Sapienza, che ringrazio a nome dell’intera comunità reatina. Stiamo scrivendo una nuova pagina per il territorio, per l’offerta sanitaria e per le giovani generazioni che a Rieti potranno trovare un ambiente ideale per la propria formazione professionale”, conclude.