Dopo la linea verde, quella gialla. L’apertura della stazione San Giovanni della Metro C ha creato una spirale di entusiasmo e aspettative nei confronti del futuro delle metro romane.
Un’onda generata anche dal lavoro divulgativo di blogger, comitati e semplici appassionati che usano il web per formare una massa critica in grado di vigilare e intervenire sulle scelte delle amministrazioni capitoline in tema di mobilità.
Tra loro c’è MetroXRoma, un comitato di espertissimi che ha “l’obiettivo di mettere la mobilità al centro del dibattito pubblico, affermandone la priorità assoluta per la città”.
Qualche giorno fa il comitato ha rilanciato un tema finito nel dimenticatoio ma che potrebbe trarre linfa vitale dagli sviluppi della Metro C: la Metro D.
La tratta fondamentale della linea D, spiega MetroXRoma, “collegherà Nuovo Salario al quartiere Marconi, passando per piazza Vescovio, piazza Verbano, piazza Fiume, Spagna (nodo di scambio con la linea A), piazza San Silvestro, Venezia (Nodo di scambio con la linea C), Trastevere e Fermi (nel quartiere Marconi, da distinguersi con la stazione EUR Fermi che si trova per l’appunto all’EUR). Sono poi previsti due prolungamenti, il primo a Nord lungo viale Ojetti, raccordandosi anche alla Metro B1 Jonio, il secondo a Sud verso l’università di Roma Tre ed il quartiere Magliana, per poi raggiungere la stazione EUR Magliana, di scambio con la B, e quindi Piazzale dell’Agricoltura.”
Il progetto s’è arenato per questioni legate alle coperture finanziarie e a un project financing che non ha convinto l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture. “Nel 2015 questa procedura venne cancellata unilateralmente per volontà dell’allora assessore alla Mobilità Guido Improta, Giunta Marino, con la revoca dell’incarico di promotore a Condotte spa – precisa il Comitato – Quella mossa è la base per ripartire con una nuova gara europea, togliendo la tratta fondamentale dal pantano.”
Ora potrebbe rientrare nel dibattito pubblico anche per via delle aperture – poco velate – di Virginia Raggi, che di fatto ha messo la linea D tra le opere da considerare utili per Roma.
La battaglia è solo all’inizio ma potrebbe riservare sorprese interessanti.