Spallanzani, “in Italia non c’è circolazione locale del coronavirus”

Il cittadino italiano risultato positivo al test è in buone condizioni generali. Sono in corso attività per “tracciare tutti i contatti” avuti dal giovane

Il cittadino italiano risultato positivo al test del coronavirus, ricoverato all’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, è in buone condizioni generali. Lo riporta il bollettino quotidiano dell’Inmi Spallanzani di Roma. Il paziente presenta lieve febbricola e lieve iperemia congiuntivale. Il quadro clinico e quello radiologico polmonare sono negativi. Il paziente inizierà in giornata terapia antivirale.

“Nella giornata di ieri – si legge nel bollettino – è stato trasferito nel nostro Istituto dalla struttura dedicata della Città Militare della Cecchignola un cittadino italiano di sesso maschile, risultato già positivo al test di screening per nuovo coronavirus effettuato dal laboratorio militare diretto dal Col. Dr. Lista. Il risultato è stato confermato dal laboratorio di virologia del nostro Istituto e successivamente dall’Iss come previsto dalle attuali procedure”.

In Italia, situazione sotto controllo

“In Italia non c’è circolazione locale del coronavirus”. Lo ha detto Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi, Istituto nazionale malattie infettive, Lazzaro Spallanzani nel corso di un punto con la stampa all’Inmi di Roma. Ippolito ha spiegato, in riferimento al nuovo caso di coronavirus accertato in Italia, che “abbiamo importato un soggetto che ha sviluppato i sintomi dopo il rientro in Italia, ha avuto pochissimi contatti e, come hanno detto le Autorità militari, non rappresentano casi acquisiti sul territorio nazionale”, tuttavia sono in corso attività per “tracciare tutti i contatti” avuti dal giovane italiano risultato positivo al test del coronavirus.

Undici pazienti sono ad oggi ricoverati allo Spallanzani: 3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola); 5 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato; 3 sono pazienti che, risultati negativi al test per nuovo coronavirus, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici. Continua la quarantena per le 20 persone che sono state contatti dei due coniugi cinesi attualmente ricoverati nella nostra terapia intensiva.

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