Dal governo Conte soldi per chi non riesce a fare la spesa

In totale 4 miliardi e 700 milioni per i comuni. Oggi Raggi dal Papa per parlare dei poveri della Capitale

Il premier Conte ha appena firmato un dpcm che dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarieta’ dei comuni. Altri 400 milioni andranno per sostenere le fasce di popolazione più in difficoltà, per coloro che non possono fare la spesa. Una decisione presa dall’esecutivo Conte per arginare gli effetti negativi sull’economia provocati dell’epidemia di Coronavirus Covid19.

Al momento non sono previste riforme del fisco, ma comunque altri interventi di sostegno al reddito. Il ministro dell’Economia Gualtieri ha detto che “si lavorando per rendere fruibile prima possibile, dal 1° aprile sul sito dell’Inps sarà possibile con un click accedere alla misura. Vogliamo allargare questa misure. Il punto non è riformare strumenti ordinari, ma far fronte a una situazione straordinaria. Lavoriamo per rafforzare la misura dei 600 euro, per renderla più veloce, efficace e universale per chi non usufruisce di una fonte di reddito”.

Francesco oggi ha incontrato la sindaca di Roma Virginia Raggi, e durante il colloquio si è parlato dei tanti poveri e senzatetto che sono nella Capitale. Inoltre, Raggi ha fatto notare che l’emergenza coronavirus la Caritas di Roma si e’ trovata a rinunciare a una somma importante su cui faceva affidamento per aiutare migliaia di famiglie in difficolta’, senzatetto, migranti. Si tratta di quel ‘tesoretto’ ricavato dalle monetine che ogni giorno i turisti lanciano nella Fontana di Trevi”.

La sindaca ha detto che “con la citta’ svuotata e senza i tanti visitatori a cui siamo abituati, anche quella somma e’ venuta meno. Una somma che Roma Capitale assegna loro dal 2005. Pensate che l’anno scorso sono state raccolte monetine per un totale di 1 milione e 400 mila euro. Questo e’ solo uno dei tanti effetti collaterali dell’emergenza. Per questo lancio un appello ai donatori per sostenere la Caritas che ha organizzato la raccolta fondi ‘Vorrei ma non posso’”.

 

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