Aggredito in pieno centro, a Roma, l'inviato di Massimo Giletti
Mario Landolfi si allena nella palestra di Roberto Spada? Il suo “destro” non è affatto male. Veloce, poderoso, improvviso.
Peccato però che l’ex ministro, non essendo un pugile, non possa prendersi la libertà di aggredire un giornalista solo perché ha avuto l’ardire di intervistarlo sui vitalizi.
Landolfi “mano lesta”, si scusa. E’ rammaricato. Ma non ci basta. Perché è inaccettabile che un ex rappresentante delle nostre istituzioni, abbia un simile comportamento. Non è tollerabile così come non è stata tollerata la testata di Spada.
Dice di essere stato provocato. Dice che, inizialmente, gli aveva risposto civilmente ma il giornalista continuava a porgli delle domande e, dopo cinque minuti, ha perso la pazienza. “Mostrate integralmente tutto il video al fine di chiarire il contesto nel quale la vicenda è maturata”, sostiene l’ex parlamentare.
Ora è tutto più chiaro. Fino a 4 minuti e 59 secondi, le pizze in faccia non valgono. Non si possono dare a nessuno. Ma dal quinto minuto in poi… chi s’è visto s’è visto.
Siamo seri. Sui vitalizi i politici hanno il nervo scoperto. C’è anche chi, fra di loro, ha avuto il barbaro coraggio di affermare che, senza, non potrebbe vivere. Ed è questo è peggiore degli schiaffi: alla povertà e al rispetto di chi, fra gli italiani, è costretto a vivere con delle pensioni da fame.