E così per i tanto contestati dehors romani arriva la proroga che li tiene in vita fino alla fine del 2025. Per noi cittadini e per il traffico una mazzata inaccettabile. Alcune associazioni di categoria gioiscono ma la Città piange lacrime di sangue in vista dell'afflusso dei pellegrini giubilari
“I dehors rappresentano oggi uno straordinario valore per i nostri centri urbani in termini di decoro e legalità, in quanto veicolo di attrattività per le città e di contrasto all’abusivismo, nonchè fondamentali presidi di sicurezza”, dice il presidente di Fipe Roma Sergio Paolantoni dopo l’approvazione del Cdm sulla proroga fino a tutto il 2025 della presenza dei dehors. Ma definire gli accrocchi che impediscono la normale circolazione di veicoli e persone come “valore aggiunto in termini di decoro e legalità” ci fa ridere e nello stesso tempo fa montare una gran rabbia nei romani che, per l’ennesima volta, vedono i loro diritti stracciati in nome di una presunta dilatazione della capacità di accoglienza nei confronti dei turisti.
Siamo stati facili profeti quando tempo fa avevamo scritto che le licenze dei dehors sarebbero state rinnovate in previsione del Giubileo e che, probabilmente poi, non sarebbero mai più state cancellate. E così, vedrete, sarà, perchè ormai l’abbiamo capito Roma non ama Roma e dimentica scientemente il benessere dei suoi abitanti e il decoro del centro storico; poco importa al Campidoglio se molti romani ormai fanno una vita da cani serrati da ogni parte dalle torme turistiche, dalla monnezza, dalla movida e dai dehors che mai e poi mai rispettano i termini dell’occupazione del suolo pubblico sbordando da ogni parte.
Evidentemente le istituzioni pensano di incrementare gli introiti delle proprie casse ma così non è, perchè il degrado e il caos che ormai regnano sovrani sono la prima causa di disaffezione nei confronti di un passeggio/shopping nei negozi del centro.
Insomma Roma baratta la propria (ex)sovranità per una birra e un tocco di pizza riscaldata.
Vi ricordate che poco tempo fa i cittadini infuriati contro la prevista deroga per i dehors e pronti a tutto perchè il provvedimento che permetteva ai bar ed ai ristoranti di conservare fino alla fine del 2024 tavoli e strutture “emergenziali” scesero in piazza e scrissero varie lettere di protesta, persino, al presidente Sergio Mattarella e a Giorgia Meloni presidente del Consiglio. Bè, a tutto questo, ha risposto solo il silenzio e la trascuratezza del problema.
Intanto il sindaco Roberto Gualtieri, per non discostarsi dalla politica del “un colpo al cerchio e uno alla botte”, mima un accenno di severità e firma un’ordinanza nella quale sono state previste sanzioni pesanti, come la chiusura per dieci giorni e il divieto di posizionare sedie e tavolini per due anni, nei confronti di chi non rispetta le regole sull’occupazione di suolo pubblico; ottima mossa commissario Gualtieri ma prima deve istituire una task force destinata a controlli e misurazioni e non siamo affatto sicuri che le casse del Campidoglio abbiano le risorse necessarie.
Possiamo solo immaginare come si trasformerà la nostra Città durante il Giubileo con l’arrivo dei previsti 35 mln di pellegrini e ci pare inaccettabile che mentre tutti i lavori messi in programma per l’avvenimento sono fermi o in gravissimo ritardo le istituzioni stiano a perdersi dietro a sedie e tavolini posticci