Sardine in marcia, ma verso dove?

Altra piazza, altra opportunità di riempirla per le nuove star del momento: le sardine. Ma che fine ha fatto lo zoccolo duro della vera politica?

Breve focus sull’iter consueto dei nostri nuovi “politici” (stelle e sardine comprese):

1) pochi pensieri e ben confusi; 2) idee e formazione politica, quasi nulle; 3) fondazione di un movimento (il nome, ormai, non conta più); 4) passaggio da movimento a partito; 5) presa di posti di potere; 5) nessun cambio radicale di rotta nell’andazzo del Paese; 6) nessun peso nell’ambito Europeo/mondiale; 7) breve galleggiamento; 8) grande delusione popolare; 9) fuga di tesserati e politici del gruppo; 10) fine della commedia.

Nuove illusioni e sicuri disincanti per noi.  E come sempre nell’apice dell’orgasmo la piazza si impegna disperatamente a distruggere tutto che c’è stato prima.

Le rapide “meteore” della nuova italica politica  dovrebbero farci aprire gli occhi. E invece, come nella fiaba dei Grimm, seguiamo il Pifferaio Magico (di turno) e finiamo nelle acque gelide dell’inganno e del decrescere dell’economia.

Pezzetto populista? Chiamatelo come volete ma, purtroppo è la realtà. E chi non lo vuole ammettere si espone “sua sponte” a raffiche di delusioni e batoste.

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