Si alternano le voci sulla chiusura prolungata delle scuole dopo le vacanze natalizie. Sarebbe un'ulteriore conferma che in Italia l'istruzione paga sempre e comunque pegno con grave danno per tutti
Fa male questa ipotesi di scuole chiuse dopo le vacanze natalizie. Sono soprattutto voci che si incrociano disegnando una ragnatela di contrasti che sollevano mille e una perplessità, mille e una incertezza.
Sarebbe un punto e a capo davvero devastante capace di riportarci indietro di un anno e confermando ancora una volta in più che, in Italia, l’istruzione rappresenta l’ultimo dei pensieri delle istituzioni.
Sembra quasi che la voce cultura sia una passività nel conto economico statale. Certo non produce reddito immediato come qualsiasi altra iniziativa imprenditoriale ma l’impegno sulla formazione scolastica è il più grande patrimonio sul quale un paese lungimirante deve investire.
“«La situazione non è drammatica come quella del 2020, ma comunque critica”, ha detto il prof Galli ex direttore di Malattie Infettive al Sacco di Milano riferendosi soprattutto a tutti gli studenti, o non vaccinati o comunque più fragili, rispetto al resto della popolazione.
D’altra parte è sotto gli occhi di tutti l’incremento delle classi in quarantena e l’alto aumento di positivi (anche vaccinati) intorno a noi.
Mentre la “chiusura” delle scuole, grazie alle lunghe vacanze natalizie, viene confinata in una zona grigia, partono tutte le altre restrizioni anti Covid da rispettare fin da ora.
Non parliamo di lock down ma è certo una stretta di grande rigore che smantella buona parte di quel vantaggio che pensavamo di aver raggiunto rispetto al virus e alle sue insidie.
Niente feste e concerti, niente discoteche, vietati gli assembramenti, difficili le frequentazioni a cinema, teatri, piscine, palestre, ristoranti e bar, mezzi di trasporto. Obbligatoria la mascherina anche all’aperto, grande attenzione a igiene e distanziamento.
Insomma un’incertezza che regna sovrana e che si infiltra inquietante come non mai fra i riti di queste festività.