Variante Delta, troppa libertà ci spinge verso nuove chiusure

Noi ci sentiamo in vacanza, liberi come non siamo stati da tanto tempo ma, i contagi aumentano e la variante Delta fa paura.

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Ci aspettavamo un’estate alla grande, tranquilla e senza grosse limitazioni. Ne avevamo tutto il diritto dopo il buio che abbiamo attraversato.

E invece, fin da ora, qualche nube si sta delineando all’orizzonte.

La variante Delta, pericolosa e infida, fa supporre con il suo incalzare nuove chiusure e zone gialle. Gli esperti stimano che nel mese di agosto potremmo avere circa il 70% di nuovi infetti proprio dalla variante Delta

Da quando abbiamo tolto la mascherina sembra che il dramma, appena attenuato, sia stato completamente dimenticato.

Peccato però che questo implichi fatalmente affollamenti quasi spesso voluti e cercati. Tavolate schiamazzanti, baci e abbracci calcistici senza alcuna precauzione. Sguazzamenti collettivi sulla battigia dove si creano automaticamente grossi girotondi chiacchierini e sputacchianti e torme di tifosi presi solamente dall’andamento della partita. In effetti questa UEFA unita ad una mal interpretata libertà proprio non ci voleva.

La curva dei contagi sta risalendo, dicono gli esperti. Qualcuno invoca il ritorno a maggiori restrizioni per salvaguardare un autunno che si preannuncia difficile.

Ma di teste vuote, purtroppo, ne girano troppe e messe insieme sono il vero pericolo che mina tutto il paese. Troppi non vaccinati fanno da muro ad una ritrovata salute di gruppo.

Un esempio vale per tutti: solo fra gli operatori sanitari (di ogni ordine e grado) sono 45.000 circa i non vaccinati!

Con questi dati è evidente che qualche provvedimento va preso e presto perché gli incoscienti vengano allontanati e non possano più nuocere.

Fino ad ora la vaccinazione è stata volontaria e ha funzionato bene sotto la spinta della paura del contagio. Ora che tutto sembra meno pericoloso ecco che saltano fuori i no vax, i negazionisti e i contrari per principio.

Allora, vista la situazione, la corsa sfrenata della variante Delta e il non troppo remoto inizio delle scuole, forse varrebbe la pena di rendere obbligatoria la doppia vaccinazione. Senza se e senza ma.

Ci sono momenti in cui le istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità autoritaristiche e non demandare un presente e un futuro sostenibili all’autonomia qualunquista.

Troppo spazio si è concesso, improvvisamente e improvvisato, al così detto ritorno alla normalità e alla libertà; in tutta onestà, buona parte di questi contegni erano già saltati con varie e scorrette giustificazioni.

Quindi, ora, è il momento di fare un passo di lato per non dover fra poco farne troppi indietro.

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