Via del Babuino o la sfilata di vasi vuoti e abbandonati

Il centro di Roma non ha mai un giorno di puro e doveroso decoro. Ultima, in ordine di tempo, è la rimozione degli agrifogli in via del Babuino. Al posto dei macilenti alberelli sono rimasti i vasi vuoti che subito sono diventati dei gettarifiuti. Si attendono a breve gabbiani e topi a spargerla ovunque

Via del Babuino potrebbe essere una via davvero stupenda e fondamentale nella topografia commerciale del centro di Roma, uno dei 4 lati di un quadrilatero d’oro dello shopping capitolino. E invece no. I marciapiedi allargati per consentire un passeggio rilassato ed estasiato dalle vetrine di alcuni brand sono diventati una somma di vari ostacoli: dehors, più o meno, regolari, ingombranti all’esterno dei negozi, torme di turisti ignari di tutto e per finire i vasi con gli agrifogli potati a cono. Molto Buon Natale ma pochissimo compagni dell’intero ciclo delle stagioni.

Installazioni che, in una prima fase affrettata e forse poco propensa al mondo botanico, ci furono presentati nei classici  mastelli di plastica nera così come comperati dal vivaio. Orrore e critiche a pioggia. Solo in seguito, le piantine, furono collocate in più degni vasoni di cotto che, per grazia di dio, non sono mai stati vandalizzati.

Ma gli agrifogli, essendo piante vive, vuoi per cure non adeguate hanno cominciato a soffrire, a ingiallirsi, a perdere le foglie fino a raggiungere quell’aspetto di triste abbandono che troppo spesso assumono in breve tempo le “piantumazioni” davanti a case e negozi quando nessuno le accudisce.

Deciso, in alte sfere, che la visione di quell’incuria reiterata lungo i circa 500 mt della via non era più cosa accettabile, si è passati alle vie di fatto: estirpati gli ormai stitici alberelli, tolto il mix di terra e sabbia dai vasi, il problema estetico è stato giudicato, sempre dalle alte sfere, risolto alla radice. Così sotto gli occhi di romani e turisti e davanti ai negozi con saldi strabilianti adesso la Capitale sfoggia un nuovo genere di arte visiva: vasi vuoti che sono diventati subito un nuovo modello di “cestini gettacarta” che il sindaco Roberto Gualtieri, dopo le ultime tragiche toppate in fatto di raccoglirifiuti, si è guardato bene dal presentare con enfasi radiosa

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